Con l’arrivo delle piogge monsoniche insieme al sovraffollamento e agli scarsi servizi igienici nei campi rifugiati i bambini e le loro famiglie rischiano la vita per le epidemie.
Sono passati 6 mesi dall’inizio dell’emergenza Rohingya. Siamo presenti nei campi per rifugiati dove forniamo aiuti di prima necessità ed aiutiamo i bambini a sentirsi protetti e sicuri.
Uomini violenti in agguato nella foresta, trafficanti di esseri umani che si aggirano nella notte, animali selvatici: sono tra le paure più pressanti dei bambini rohingya fuggiti dagli scontri in Myanmar e giunti in Bangladesh.
Nessun bambino dovrebbe cominciare così la sua vita, in campi sovraffollati, correndo subito il rischio di ammalarsi e di morire prima di aver compiuto i 5 anni.
Con la crisi dei rifugiati rohingya assistiamo al più rapido spostamento di massa di un popolo dopo il genocidio del Ruanda nel 1994 e sta accadendo di fronte ai nostri occhi.
Adottare un Bambino a Distanza significa migliorare la vita di un bambino e della comunità in cui vive, per questo oggi vogliamo raccontarvi dei risultati raggiunti in 6 paesi nell'ambito dei progetti per la cura e lo sviluppo della prima infanzia.
La storia di Aliya è la storia di 155 milioni di bambini sotto i 5 anni che oggi, nel mondo, soffrono di malnutrizione. Rispetto ai loro coetanei il rischio di non raggiungere il 5° anno di età è di 7 volte superiore.