In Italia oltre un milione di bambini vive in povertà assoluta. Bambini che non hanno la possibilità di vivere le loro "prime volte", esperienze importanti per il domani.
Ad oltre tre anni dall'inizio della guerra in Siria, il flusso di rifugiati verso i paesi confinanti continua ad aumentare. In Giordania, Save the Children si occupa della distribuzione di pane e voucher
In questa fase cruciale in cui l’Open Working Group on Sustainable Development sta delineando, in seno alle Nazioni Unite, la sua proposta di agenda post-2015, Save the Children ha definito un quadro di sviluppo amplio
Quando parliamo di povertà, la tendenza è quella di pensare a qualcosa di molto lontano da noi, a un problema che esiste altrove o solo nei racconti di guerra dei nostri nonni.
L'Europa sta attraversando una crisi economica che riguarda in modo maggiore o minori tutti i paesi, anche quelli normalmente considerati meno a rischio.
Sono 27 milioni i bambini a rischio povertà o esclusione sociale in Europa, con una crescita di quasi 1 milione in 4 anni (2008-2012) e mezzo milione in un solo anno, tra il 2011 e il 2012.
Dal 2007 al 2012 i minori in povertà assoluta sono più che raddoppiati, passando da meno di 500 mila a più di un milione. Solo nel 2012, il loro numero è cresciuto del 30% rispetto all’anno precedente
Tra il 2007 e il 2012, la spesa media mensile dei nuclei con bambini si è ridotta di 138 euro (pari al 4,6%), quasi il doppio rispetto a quanto accaduto sul totale delle famiglie.
Da anni tutti gli indicatori europei mostrano la sofferenza economica in cui versano le famiglie con minori. L’Italia si colloca ai vertici nella speciale classifica dei bambini sotto i 6 anni a rischio di povertà ed esclusione sociale