I disastri climatici aumentano gli spostamenti in Afghanistan
Fahim Mayar / Save the Children
La crisi climatica sta alimentando la crisi umanitaria in Afghanistan che sta costringendo le persone ad abbandonare le proprie case. Le persone non sono state sfollate solo a causa della siccità, ma anche a causa delle inondazioni.
In Afghanistan, gli eventi meteorologici estremi hanno costretto almeno 38.000 persone, di cui circa la metà sono bambini, ad abbandonare le proprie case nei primi sei mesi di quest'anno: un numero superiore a quello di tutto il 2023.
Disastri climatici in Afghanistan
Se negli ultimi decenni la maggior parte degli spostamenti sono avvenuti a causa dei conflitti, nel 2022 i disastri climatici sono diventati il principale motivo per cui le persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case e si sono trasferite in altre aree all'interno dell'Afghanistan. Secondo l'analisi dei dati dell'Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC), nella prima metà di quest'anno si sono verificati più spostamenti che in tutto il 2023. Ecco le cause principali degli spostamenti:
- siccità,
- temperature estreme,
- inondazioni,
- frane, valanghe e tempeste.
Sebbene l'IDMC non fornisca ripartizioni specifiche rispetto al numero di bambini sugli sfollamenti che si verificano in un dato anno, afferma che metà delle persone costrette ad abbandonare le proprie case in Afghanistan sono minori.
SPOSTAMENTI IN Afghanistan: DATI E CAUSE
L'Afghanistan, alla fine del 2023, ha inoltre registrato il numero più alto di bambini rimasti senza casa a causa dei disastri climatici rispetto a qualsiasi altro Paese al mondo, 747.094. Inoltre, è il sesto Paese più vulnerabile agli impatti del cambiamento climatico. Allo stesso tempo è anche uno di quei paesi in grado di adattarsi meno e far fronte a questi cambiamenti:
- Secondo l'ONU, la causa principale degli spostamenti causati dal clima è la siccità.
- Un afghano su 7 si sta spostando per un lungo periodo, il numero più alto nell'Asia meridionale e il secondo più alto al mondo.
- Più di una persona su 3 in Afghanistan sta affrontando livelli di fame da crisi, causati principalmente da shock climatici e prezzi elevati dei prodotti alimentari.
- Secondo l'ONU, 25 delle 34 province dell'Afghanistan stanno fronteggiando condizioni di siccità gravi o catastrofiche, che stanno colpendo più della metà della popolazione.
La condizione dei bambini in Afghanistan
La provincia di Kandahar, nel sud dell’Afghanistan, è stata gravemente colpita dalla siccità e centinaia di pozzi e altre fonti d'acqua si sono prosciugati. Ciò ha portato le persone a prendere la decisione di spostarsi in altre aree. In un villaggio in cui abbiamo lavorato, circa metà delle famiglie ha lasciato le proprie case a causa di una drastica riduzione dell'acqua potabile, e le famiglie rimanenti sono state costrette a cercare lavoro in altri distretti. Bambine e bambini camminavano per ore per trovare dell'acqua da prendere da un pozzo che era utilizzato anche per l’abbeveramento degli animali.
Questo ha causato epidemie, come ci racconta Raouf, un ragazzino di 13 anni che vive con la sua famiglia di sei persone in una zona colpita da frequenti siccità. Il suo villaggio, come molti altri, affronta gravi carenze idriche, costringendo Raouf a circa 300 metri di distanza per raggiungere un bacino idrico, e per questo arriva spesso tardi a scuola.
“Gli animali bevevano dalla stessa acqua che consumavamo noi. Quando portavamo quell’acqua a casa, diventava calda e ci faceva ammalare. Sono molto soddisfatto del nuovo sistema di cisterne. Prima, dovevamo prendere l'acqua a mano da luoghi lontani e la qualità dell'acqua era scarsa. Ora abbiamo acqua potabile pulita che non ci fa ammalare” ha raccontato Raouf.
Abbiamo, infatti, costruito un nuovo sistema idrico nel villaggio utilizzando pozzi profondi e alimentato da pannelli solari e le famiglie hanno iniziato a tornare nelle proprie case in precedenza abbandonate. Ciò significa che le bambine e i bambini non devono più passare gran parte della giornata a procurarsi l'acqua.
Il nostro intervento
Sosteniamo le comunità e proteggiamo i diritti dei bambini in tutto l'Afghanistan dal 1976, anche durante i periodi di conflitto e i disastri naturali. La nostra risposta alle inondazioni a Baghlan ha raggiunto 25,190 persone, di questi 13.670 erano bambini. Abbiamo programmi in 9 province in Afghanistan e collaboriamo con partner in altre sette province.
Per approfondire, leggi il comunicato stampa.