Scuole aperte: cosa sono e 3 esempi di integrazione scuola-città

Francesco Alesi per Save the Children

Parlare di scuola e urbanistica insieme può sembrare strano. La scuola è vista come un luogo chiuso per l'istruzione, mentre l'urbanistica si occupa degli spazi pubblici e del loro uso da parte delle persone.

Tuttavia, questo legame è importante nella progettazione delle città: la scuola non è solo un edificio, ma un centro di vita sociale e culturale che può avere un impatto positivo sull'area circostante. Se progettata con una visione aperta, diventa un punto di riferimento per gli studenti e per l'intera comunità.

Cosa sono le scuole aperte

Le "scuole aperte" rappresentano un modello di come l'educazione e l'urbanistica possano integrarsi per creare città più inclusive, sostenibili e partecipative. Attraverso politiche che favoriscono l'apertura delle scuole alla comunità e la loro integrazione nel tessuto urbano, possiamo trasformare gli spazi educativi in centri civici, contribuendo al benessere collettivo e alla rigenerazione delle città. Una scuola sentita dalla comunità non è solo un luogo di istruzione, ma anche un motore di crescita sociale e culturale. 

Il concetto di Scuole aperte

Negli ultimi anni, il concetto di scuole aperte ha acquisito crescente rilevanza nel dibattito sull'educazione e l'urbanistica. Questo approccio promuove l'integrazione delle istituzioni scolastiche nel tessuto urbano, trasformandole in centri nevralgici per la comunità e contribuendo alla rigenerazione degli spazi pubblici.

Le scuole aperte promuovono un modello educativo e urbanistico in cui le scuole estendono l'orario e le attività didattiche tradizionali, diventando un luogo accessibile alla comunità per diverse attività culturali, sportive e sociali.

Esempi di integrazione scuola-città

Attraverso 3 esempi spieghiamo come le scuole possano essere centri di partecipazione civica e sviluppo urbano, contribuendo al benessere collettivo e alla rigenerazione delle città.

  1. Progetto "Piazze aperte" a Milano: il Comune di Milano ha avviato il progetto "Piazze Aperte" con l'obiettivo di riqualificare spazi urbani attraverso interventi di urbanismo tattico. Un esempio significativo è l'intervento nel quartiere NoLo, dove l'area antistante una scuola primaria è stata trasformata in una piazza colorata e sicura. Questo spazio, ridipinto con motivi vivaci e dotato di arredi urbani, è diventato un luogo di socializzazione per famiglie e studenti, migliorando la qualità della vita nel quartiere.
  2. Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile a Brescia: a Brescia, è stata implementata la strategia "La Scuola al centro del quartiere", mirata a creare scuole innovative e aperte al territorio. Questo progetto sperimenta nuovi modelli di istituzioni scolastiche che condividono il ruolo educativo con l'intera comunità, promuovendo l'interazione sociale e l'utilizzo efficiente delle risorse urbane.
  3. Iniziative internazionali, Parigi e Bogotà: a livello internazionale, città come Parigi e Bogotà hanno adottato politiche che integrano le scuole nel contesto urbano. A Parigi, sono state create "strade scolastiche" che sostituiscono le auto con aree gioco e spazi verdi, migliorando la sicurezza e la vivibilità intorno agli istituti educativi. Bogotà ha sviluppato il progetto "Barrios Vitales", che include la creazione di una rete di "manzanas del cuidado" (aree del benessere) attorno a scuole e centri comunitari, facilitando l'accesso ai servizi essenziali per la comunità.

I vantaggi delle scuole aperte

L'integrazione delle scuole nell'urbanistica cittadina offre numerosi vantaggi:

  • Rigenerazione degli spazi pubblici: le scuole aperte contribuiscono alla riqualificazione di aree urbane meno attenzionate, trasformandole in luoghi sicuri e accoglienti per la comunità;
  • Partecipazione comunitaria: coinvolgendo residenti, studenti e famiglie nelle attività scolastiche ed extra-scolastiche, si rafforza il senso di appartenenza e la coesione sociale;
  • Sostenibilità: l’uso condiviso degli spazi scolastici riduce la necessità di nuove infrastrutture, ottimizzando le risorse esistenti e promuovendo uno sviluppo urbano sostenibile.

La scuola come spazio per la comunità

Quando una scuola diventa uno spazio vissuto non solo dagli studenti ma anche dalle loro famiglie, si trasforma in un punto di riferimento essenziale per la comunità. Questo approccio crea un senso di appartenenza che rafforza il legame tra giovani, genitori e il quartiere. Se i ragazzi percepiscono la scuola come un ambiente accogliente e familiare, saranno più propensi a rispettarlo, viverlo e renderlo un luogo di crescita anche al di fuori dell'orario scolastico.

In molte città, le scuole che offrono servizi extra-scolastici come biblioteche aperte nel fine settimana, laboratori creativi, spazi per lo sport e il coworking per genitori hanno dimostrato di essere punti di aggregazione fondamentali. Le famiglie possono usufruire di corsi, eventi e attività ricreative che rendono la scuola un luogo dinamico e multifunzionale. Questo riduce anche il rischio di isolamento sociale, specialmente nelle aree urbane più svantaggiate.

Un altro esempio interessante è rappresentato dalla "Scuola bene comune" che stanno implementando molte grandi città italiane, dove gli edifici scolastici vengono aperti alle associazioni locali per organizzare attività intergenerazionali, coinvolgendo non solo gli studenti ma anche i loro familiari e gli anziani del quartiere. In questo modo, la scuola diventa un ponte tra diverse generazioni, favorendo il dialogo e la collaborazione.

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