La musicoterapia: cos’è e quali sono i benefici
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La vita di ciascuno/a di noi è caratterizzata da una colonna sonora. Molto spesso per strada, nei locali, nelle sale di attesa, ascoltiamo musiche che “riempiono” un’attesa, un tempo o semplicemente fanno da sfondo ad attimi o momenti significativi.
La musicoterapia è entrata a far parte di molte aree socio-sanitarie, sia per alleviare la sofferenza, sia per creare forme di contatto alternative, rispetto al linguaggio verbale. Approfondiamo l’argomento con la, Dott.ssa Gina Riccio, psicologa e psicoterapeuta familiare, coordinatrice dei progetti Fiocchi in Ospedale di Roma per l’associazione Arché.
Musicoterapia: cos’è
La musicoterapia è una pratica terapeutica che utilizza la musica per promuovere il benessere. È la disciplina che in ambito clinico utilizza la musica in tutte le sue forme: suoni naturali o ritmo e timbri nelle loro espressioni più arcaiche. Attraverso l’uso della musica si può aiutare le persone a sentirsi meglio!
La musicoterapia è una professione sanitaria complementare. La definizione di musicoterapia è l'uso clinico e fondato sull'evidenza di interventi musicali per raggiungere obiettivi specifici all'interno di una terapia da parte di un professionista accreditato che ha completato un programma di musicoterapia approvato.
I musicoterapisti usano canzoni, melodie e strumenti musicali per comunicare e lavorare con le emozioni dei pazienti. La musicoterapia serve e può essere utile per chi ha problemi emotivi, difficoltà a comunicare o anche per chi sta affrontando malattie. Attraverso la musica, le persone possono rilassarsi, esprimersi e trovare conforto.
La dott.ssa Barbara Sgobbi, musicoterapista, afferma che la musica e la musicalità, considerati come strumenti di lavoro, suscitano l’espressione di sentimenti ed emozioni. Secondo lei, quando ci si esprime musicalmente, si comunica, si “parla” in musica. La musicoterapia, quindi, è definita come la ricerca, l’osservazione, l’analisi del suono e della musica legati all’essere umano, con l’obiettivo di aiutarlo a esprimere una nuova situazione di ascolto, che non è focalizzata solo su di sé, ma sui poli del processo relazionale.
I benefici della musicoterapia
I benefici della musicoterapia sono diversi, e principalmente è un’opportunità per costruire il legame mamma-bambino/a. Ma non solo. Ecco un elenco con gli i benefici più importanti della musicoterapia:
- Migliora lo sviluppo neurologico e socioaffettivo del/la bambino/a e la conoscenza dei suoi segnali da parte dei genitori e dei caregiver.
- La musicoterapia crea momenti di condivisione emotiva. Utile alla famiglia e allo sviluppo del bambino in tutti gli stadi della sua crescita.
- Con la musicoterapia si riesce a creare uno spazio in cui i pazienti possano sentirsi al sicuro, e dove si possano conoscere e riconoscere reciprocamente.
La musicoterapia insieme agli effetti benefici della pratica musicale costruiscono consapevolezza sull’importanza di mantenere un spazio positivo in cui la relazione, tra genitori e bambino, persona/persona, possa rimanere intatta, mettendo da parte le problematiche mediche.
Musicoterapia in gravidanza
I benefici della musicoterapia si notano fin dalla gravidanza.
Già in questa fase i genitori costruiscono coi loro piccoli/e una relazione, fatta di scambi ed input, vocali e musicali. Durante la gravidanza, la musica è molto più di una semplice melodia: è un'esperienza condivisa tra la mamma e il feto, che può portare numerosi benefici sia alla futura mamma che al futuro papà,
Durante la gestazione la musica è uno strumento potente per rafforzare il legame tra la mamma e il bambino (detto anche bonding o attaccamento). Ad esempio, tra i benefici della musica durante la gravidanza, ricordiamo:
- cantare una ninna nanna
- ascoltare musica insieme
L’esperienza con la musica è in grado di instaurare condivisione e creare un legame speciale. Questo speciale tipo di relazionesi rifletterà anche dopo la nascita, con il bambino, o la bambina, che riconoscerà i suoni e reagirà positivamente alle canzoni familiari ed alle musiche condivise dai genitori.
Come ci ricorda ancora la dott.ssa Sgobbi, "la musicoterapia mira: a promuovere lo sviluppo neurologico e socio affettivo del bambino e la conoscenza dei suoi segnali da parte dei genitori e dei caregiver; a creare attraverso la musica e la pratica musicale uno spazio in cui genitori e bambini possano sentirsi al sicuro, e dove si possano conoscere e riconoscere reciprocamente; ad educare la famiglia a mantenere sul lungo periodo gli effetti benefici della pratica musicale anche dopo la dimissione dall’ospedale, facendo sì che la musica possa essere sempre uno spazio positivo in cui la relazione tra genitori e bambini possa rimanere intatta e non governata dalle problematiche mediche, creando momenti di condivisione emotiva utile alla famiglia e allo sviluppo del bambini in tutti gli stadi della sua crescita."
Musicoterapia a Fiocchi in Ospedale
Presso il progetto Fiocchi in Ospedale San Camillo di Roma, abbiamo realizzato un intervento di musicoterapia, ed è stata davvero una magnifica esperienza. Due musicoterapiste organizzavano una volta a settimana un laboratorio con le mamme ricoverate presso il reparto di ostetricia e ginecologia e i/le loro bambini/e, appena nati e ricoverati al nido, in attesa di essere dimessi.
L’esperienza ha sostenuto la relazione madre-bambino nei primi giorni di vita dei/delle piccoli/e ed ha permesso alle operatrici di Fiocchi in Ospedale di creare una relazione con e tra le mamme stesse. Questo ha dato modo alle operatrici di stringere relazioni di fiducia più solide con le mamme ricoverate e quindi di comprendere in modo più approfondito le diverse difficoltà connesse con il rientro a casa. Al tempo stesso, questo tipo di esperienza condivisa ha sostenuto le mamme in quel processo di rafforzamento relazionale, che fa parte del benessere di ogni essere umano, in particolare in un momento così delicato come quello del puerperio, e le ha fatte sentire parte di una rete ed un gruppo di cura: un riferimento di supporto emotivo sia per loro sia per i/le loro bambini/e.
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