Gravi alluvioni in Siria, bambini in condizioni drammatiche

Oltre 230 mila bambini siriani che sono stati costretti a lasciare le loro case per sfuggire al conflitto in corso, stanno affrontando oggi una situazione davvero drammatica nel Nord del Paese. 

Gli allagamenti nei campi per sfollati

In alcune zone i campi per sfollati sono stati colpiti da pesanti inondazioni, circa 500 tende sono state distrutte, altre sono state abbandonate perché inagibili. Tutto questo mentre le temperature si fanno sempre più rigide.

Una delle scuole che sosteniamo a Idlib è stata costretta a chiudere per le improvvise inondazioni, i bambini sono dovuti rimanere nelle proprie case anche se inondate. Solo 20 studenti sono stati in grado di riprendere gli studi una volta riaperta la scuola, mentre gli altri continuano a fare i conti con le conseguenze degli allagamenti.

La popolazione sfollata

Nel nord-est della Siria, oltre 75.000 persone, tra cui 31.680 bambini, vivono in campi che versano già in condizioni molto precarie e in un altro centinaio di rifugi nei governatorati di Al Hasakeh e Ar Raqqa. La stragrande maggioranza dei rifugi sono stati allestiti nelle scuole, alcune senza energia elettrica e non attrezzate per ospitare i bambini o venire incontro alle esigenze mediche delle persone.

Il campo di Areesha è sovraffollato e questo aggrava ulteriormente la situazione igienico-sanitaria, rendendo ancora più complicato l’intervento degli operatori umanitari in favore della popolazione sfollata. Il campo ha subito ripetute inondazioni durante l’inverno, mettendo in ginocchio famiglie che vivono già in condizioni precarie e che più volte sono state costrette alla fuga a causa del conflitto.

“Ancora una volta in Siria settentrionale, migliaia di bambini sono a rischio a causa delle condizioni di vita inadeguate durante l’inverno. I rigidi inverni passati ci insegnano che i bambini soffrono moltissimo e sono ancora più vulnerabili quando le temperature calano. Tra loro neonati e bambini molto piccoli che sono già stati costretti a lasciare le proprie case, lottano ogni giorno per sopravvivere insieme alle loro famiglie”, lo ha dichiarato Sonia Khush, Direttrice della risposta di emergenza in Siria.

il nostro intervento nel paese

In Siria, lavoriamo senza sosta rispondere ai bisogni delle famiglie colpite dalle conseguenze delle avverse condizioni meteorologiche, attraverso la distribuzione di kit per l'igiene, cibo e altri beni di prima necessità.


Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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