Emergenza Terremoto in Turchia e Siria: bambini al gelo
"Mi sono svegliato al suono della TV che cadeva a terra. Ho radunato rapidamente i miei cinque figli e la mia famiglia e ho lasciato l'edificio. Al momento siamo alloggiati in container prefabbricati dove ci sono più di 20 bambini e le loro famiglie che hanno bisogno di aiuto. Non abbiamo accesso a gas, elettricità e servizi di base. Siamo tutti sconvolti.”
Queste sono le prime drammatiche testimonianze che arrivano dal campo, dopo il terremoto che ha devastato il Sud della Turchia e il Nord-Ovest della Siria. Sono le parole di un padre, Mustafa, che proviene da Gaziantep, una delle città più colpite.
Siamo particolarmente in ansia per le bambine e bambini che dormono all'aperto a temperature gelide e che vivono costantemente nel terrore che la terra tremi ancora.
Il gelo ostacola gli aiuti
Le temperature gelide, le strade e gli aeroporti danneggiati stanno rendendo difficile per le agenzie e le organizzazioni umanitarie il raggiungimento di migliaia di bambini e delle loro famiglie, che hanno un disperato bisogno di assistenza dopo il devastante terremoto di lunedì.
"L'entità della devastazione è tale che tutti coloro che vivono nell'area colpita sono coinvolti, inclusi i partner locali di Save the Children e le loro famiglie. Quando anche le persone che si occupano di consegnare gli aiuti umanitari vivono lo stesso dramma di coloro che devono aiutare, diventa ancora più arduo far arrivare nella regione gli aiuti tanto necessari”, ha dichiarato Kathryn Achilles, Direttore Media e Comunicazione di Save the Children Siria.
In Turchia, secondo gli ultimi dati, sono crollati circa 5.775 edifici in 10 città e la popolazione non riesce ad avere riscaldamento, elettricità, aiuti, acqua potabile e servizi di comunicazione. Inoltre, siamo molto preoccupati per le condizioni dei siriani: molte persone, compresi i bambini, possono essere ancora intrappolate sotto le macerie, altre sono senza casa e si arrangiano come possono, anche dormendo al freddo nelle auto perché troppo spaventati.
Il nostro intervento
Sono ormai migliaia i morti o feriti nel Sud della Turchia e nel Nord-Ovest della Siria, con numeri in continuo aumento e persone ancora intrappolate sotto le macerie. Insieme possiamo arrivare in tempo e aiutarli:
Per tutti loro, abbiamo attivato la risposta all’emergenza nelle regioni colpite, dove i sopravvissuti hanno un drammatico bisogno di ripari, coperte, cibo e cure mediche.
Nel Nord-Ovest della Siria, le famiglie avevano già dovuto abbandonare le proprie case a causa di un conflitto che dura ormai da quasi 12 anni, vivendo nei campi per sfollati. In quest’area, sono infatti quasi 3 milioni di sfollati interni e 1,8 milioni di persone vivono nei campi dell'area colpita dai terremoti. Stiamo lavorando a stretto contatto con le organizzazioni partner della zona interessata per valutare l'entità dei danni man mano che la situazione diventa più chiara e fornire il supporto di cui bambine e bambini hanno bisogno.
In Turchia, abbiamo istituito un team che sosterrà la risposta di emergenza nazionale in tutta la regione, in stretto coordinamento con il governo e le principali parti interessate. Le nostre squadre sul campo stanno pianificando di sostenere le comunità colpite con kit invernali e di emergenza, tra cui coperte e indumenti caldi.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.