Crisi climatica: un bambino su 3 esposto a ondate di calore
Angela Ponce / Save the Children
La crisi climatica non è più una minaccia isolata. Lo mostrano chiaramente le ultime allarmanti tendenze: ondate di calore sempre più frequenti, più gravi e più durature.
Abbiamo condotto un’indagine analizzando le immagini satellitari delle temperature superficiali nel mondo e abbiamo visto che nel periodo compreso tra luglio 2023 e giugno 2024, un terzo della popolazione infantile mondiale, ovvero 766 milioni di bambini, è stata esposta a ondate di calore estreme.[1] Proprio quando le temperature hanno raggiunto nuovi record.
Crisi climatica: ondate di calore per un bambino su 3
I bambini di tutto il mondo stanno vivendo ondate di calore più intense e frequenti a causa della crisi climatica: un bambino su tre è esposto a ondate di calore estreme. Questa tendenza significa per le bambine e i bambini crescere in un pianeta sempre più inabitabile.
Continuando con i dati emersi dalla nostra analisi, sempre nel periodo compreso tra luglio 2023 e giugno 2024, sono stati 344 milioni le bambine e i bambini che hanno sperimentato la temperatura più alta registrata almeno dal 1980: questi bambini rappresentano il 15% del totale mondiale. Mentre il numero di minori colpiti da ondate di calore estreme è raddoppiato nell’ultimo anno rispetto a quello precedente. A luglio 2024 sono stati 170 milioni i minori colpiti dal caldo estremo, mese che ha registrato temperature senza precedenti a livello mondiale, compreso il giorno più caldo mai registrato. [2]
Se quasi un terzo dei bambini del mondo è esposto alle ondate di calore, non possiamo più dire che si tratta solo di un record, ma siamo di fronte ad una catastrofe. Non si tratta più di un disagio, ma di una minaccia alla loro sopravvivenza, alla loro istruzione e al loro futuro.
Crisi climatica: perché i bambini sono i più colpiti
I bambini sono più vulnerabili degli adulti agli effetti del caldo, come ad esempio i colpi di calore, perché il loro corpo ha una minore capacità di regolazione della temperatura. Inoltre, il loro sistema respiratorio e immunitario è ancora in fase di sviluppo, il che li rende più suscettibili agli impatti negativi sulla salute della scarsa qualità dell'aria che spesso accompagna queste situazioni climatiche.
Il caldo estremo sta portando a un aumento dei ricoveri ospedalieri dei minori, alla diffusione di condizioni respiratorie come l'asma, con un impatto sulla salute mentale dei bambini.
Nelle zone di conflitto, l'effetto combinato delle ondate di calore e delle crisi umanitarie mette ulteriormente in pericolo i bambini che già vivono in condizioni precarie.
Crisi climatica: i diritti dei bambini a rischio
A causa della crisi climatica le bambine e i bambini di tutto il mondo stanno vivendo ondate di calore più intense e frequenti, che mette a rischio la loro salute fisica e mentale e diritti come l'istruzione.
Le ondate di calore stanno aggravando l'insicurezza alimentare e hanno un impatto anche sull'istruzione, causando chiusure delle scuole e una riduzione delle capacità di apprendimento: ad aprile e maggio 2024, più di 210 milioni di bambine e bambini [3] hanno perso giorni di scuola a causa del caldo estremo. Come successo a maggio nella provincia più popolosa del Pakistan, il Punjab, dove il 52% di tutti gli alunni del Paese di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria hanno saltato le lezioni per il caldo estremo.
Sameer, 13 anni, della provincia pakistana di Sindh, che nel maggio del 2024 ha registrato una temperatura di 52°C, sfiorando il record di 54°C, ha raccontato che il caldo soffocante ha provocato malesseri a lui e ai suoi compagni di classe:
“Abbiamo dei colpi di calore e i bambini svengono. Uno dei miei amici, Yasir, è collassato. Gli è venuta una febbre improvvisa e ha iniziato a vomitare. Poi è stato portato subito in ospedale. I bambini hanno attacchi di vomito, febbre e vertigini per caldo intenso, anche a me è capitato più volte di avere le vertigini mentre ero seduto al mio banco.”
Cosa chiediamo
"La portata di questa crisi è sconcertante. Non si tratta oramai solo un fenomeno meteorologico: sono un indicatore negativo della salute del nostro pianeta e rappresentano un rischio grave e sproporzionato per la salute e il benessere dei minori e delle generazioni future. Loro non sono responsabili della situazione in cui ci troviamo, eppure sono quelli che hanno più da perdere. I bambini e i giovani stanno discutendo del tema da anni ormai, ed è giunto il momento che i leader mondiali dimostrino di ascoltarli adottando azioni coraggiose per salvare le loro vite e il loro futuro”, ha dichiarato Shruti Agarwal, Senior Advisor per i cambiamenti climatici e le economie sostenibili.
Chiediamo ai governi nazionali di eliminare rapidamente l'utilizzo e i sussidi ai combustibili fossili e di garantire una transizione giusta ed equa per limitare il riscaldamento delle temperature a 1,5 gradi C sopra i livelli preindustriali.
Il nostro intervento
In tutto il mondo, lavoriamo per creare un cambiamento duraturo con e per i bambini, sostenendo le comunità a rafforzare la loro resilienza alla crisi climatica e chiedendo ai leader mondiali di affrontarne le cause profonde.
Per approfondire, leggi il comunicato stampa.
Note:
[1] In questa ricerca, un'ondata di calore è definita come tre giorni consecutivi con temperature superiori al 99° percentile degli ultimi 30 anni per una specifica località. La nostra definizione rigorosa di 99° percentile evidenzia le condizioni estreme; utilizzando un 97° percentile, i bambini colpiti salirebbero a 1,7 miliardi, utilizzando il periodo di riferimento 1991-2020 per l'anno in corso.
[3] Despite school closures, extreme heat flies under radar for education | Devex