Terremoto Haiti: le conseguenze e la situazione oggi
Il 14 agosto 2021 un terremoto di magnitudo 7,2 ha colpito il sud di Haiti, coinvolgendo circa 650.000 persone. Sono stati registrati 2.247 morti e 12.763 feriti, quasi 53.000 case sono state completamente distrutte e 83.000 gravemente danneggiate[1]. Appena due giorni dopo il terremoto, la tempesta Grace ha colpito la stessa regione, provocando inondazioni e frane ed aumentando i rischi per la popolazione.
Haiti: povertà, insicurezza alimentare e violenze
Il terremoto si innesta in un contesto socio-economico e politico critico, anche prima del sisma le famiglie erano esposte a grandi difficoltà a causa della grave insicurezza alimentare, della violenza delle bande nelle strade, della diffusione della pandemia di Covid-19 e dei disordini politici generati dall’assassinio del presidente Jovenel Moise nel luglio 2021. Quasi un 1,1 milioni di persone ad Haiti sono malnutrite, tra cui centinaia di migliaia di bambini e bambine[2].
Le conseguenze del terremoto ad Haiti
Nella regione colpita dal terremoto la maggior parte delle infrastrutture chiave per la protezione di minori sono danneggiate o distrutte, e l’accesso ai servizi di base è compromesso. Il sisma ha distrutto e danneggiato 1.060 scuole[3], rendendole inagibili, e sono centinaia di migliaia le persone che ne soffrono le conseguenze.
Il sisma, inoltre, ha danneggiato oltre 80 strutture sanitarie[4], compromettendo l’accesso alle cure. Le condizioni di vita affollate nei campi di accoglienza, l’interruzione dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari hanno favorito infezioni della pelle e la diffusione dell’epidemia di colera. In un contesto simile i neonati e i più piccoli sono particolarmente vulnerabili e donne e ragazze sono maggiormente esposte al rischio di violenza fisica e sessuale. I nostri operatori nel Paese riscontrano un aumento preoccupante della violenza di genere a seguito del terremoto.
Come sostenere Haiti
Nelle situazioni di emergenza bambine e bambini sono i più vulnerabili e indifesi. Grazie alla tua donazione potremo portare i primi soccorsi, cibo, acqua, cure e protezione, assicurando una risposta rapida e efficace alla crisi. Se puoi, aiutaci anche tu.
“Annette ha 13 anni e frequenta la scuola pubblica locale, al momento del terremoto stava facendo colazione nella sua casa insieme a tutta la sua famiglia. Un mese dopo il terremoto Annette non è ancora tornata in classe, la sua scuola è stata completamente distrutta. È preoccupata perché la sua insegnante Marie non tornerà a scuola, il sisma ha distrutto la sua casa.” (Operatore Save the Children, dipartimento di Grand Anse)
Il nostro intervento
Operiamo ad Haiti da più di 40 anni sostenendo bambini e bambine particolarmente vulnerabili, dal terremoto del 2010 abbiamo sostenuto più di 1 milione di persone.
Per rispondere alle molteplici e complesse esigenze che bambini e bambine devono affrontare dopo il terremoto, abbiamo adottato un approccio integrato con l’obiettivo di garantire lo sviluppo sociale, fisico, cognitivo ed emotivo del minore. Stiamo lavorando contemporaneamente con scuole, famiglie e comunità al fine di garantire la protezione, la salute e l’educazione dei bambini e delle bambine in questo momento critico.
Con la nostra risposta emergenziale vogliamo raggiungere 100.000 persone, e solo nel primo mese di attività abbiamo raggiunto circa 2.000 persone, di cui oltre 900 erano minori. Stiamo costruendo spazi protetti e sicuri per bambini e bambine, forniamo servizi igienici e creiamo spazi di apprendimento temporanei che in futuro potranno essere rinforzati diventando classi permanenti.
“Abbiamo supportato il ritorno a scuola di Annette, inserendola in spazi protetti affinché possa partecipare alle attività scolastiche in piena sicurezza. Insegnanti come Marie hanno ricevuto aiuti finanziari in modo tale che possano ritornare ad insegnare il prima possibile.” (Operatore Save the Children, dipartimento di Grand Anse).
Nelle scuole promuoviamo servizi integrati per bambini e bambine, tra cui servizi per assicurare la salute psicologica dei più vulnerabili. Per far fronte ai molti casi di violenza sessuale e di genere, il nostro personale scolastico è formato all’identificazione di segni di abuso e all’attuazione di piani di sostegno e assistenza. Inoltre stiamo cercando di contrastare l’abbandono scolastico, particolarmente alto a seguito del sisma.
Nelle nostre strutture sanitarie forniamo assistenza alimentare a bambini e bambine, in particolare ai neonati, e facciamo attività di screening e di valutazione dello stato nutrizionale. Inoltre coinvolgiamo gli operatori e le operatrici in corsi di formazione e forniamo aiuti economici alle famiglie in stato di necessità.
Stiamo facendo tutto il possibile per rispondere all’emergenza e assicurare protezione, educazione e salute alle persone coinvolte. Aiutaci a potenziare il nostro intervento.
Continua ad approfondire il nostro intervento per i bambini e le bambine in emergenza:
[1] OCHA - https://www.unocha.org/story/daily-noon-briefing-highlights-afghanistan-ethiopia-haiti
[2] Haiti: disperato bisogno di cibo e acqua per i bambini e le bambine
[3] Haiti: ritorno a scuola: rischio mancanza di strutture
[4] UNICEF - Un mese dal terremoto