4 richieste fondamentali sull'infanzia da includere nella nuova legge finanziaria
Tale criticità risulta evidente anche dall’analisi delle Leggi di Stabilità che si sono susseguite in questi anni, che per l'infanzia hanno previsto una pluralità di interventi, non sempre coordinati, e sopratutto non adeguatamente finanziati nel medio periodo. Per questo Save the Children Italia, in vista dell’imminente approvazione della Legge finanziaria, ha sollecitato il Governo ad includere nella legge:
- il finanziamento di una misura di contrasto alla povertà assoluta a carattere universale, da attivare in maniera graduale nel tempo. Il Governo ha in più occasioni annunciato l’intenzione di varare a breve un Piano di contrasto alla povertà, che auspichiamo dedichi una particolare attenzione alla povertà minorile, come dichiarato dal Presidente del Consiglio in occasione del question time del 30 settembre alla Camera.
- Il finanziamento del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni, e quindi riteniamo fondamentale mantenere nell’annualità il fondo dedicato al cd. Piano Nidi e prevedere dalle prossime annualità le risorse aggiuntive necessarie per garantire la copertura finanziaria alla riforma in atto.
- Finanziamento del sistema di seconda accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Considerato che dal 1° gennaio al 28 settembre 2015 sono sbarcati sulle coste italiane 9.230 MSNA (fonte Save the Children Italia), che secondo i dati forniti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali i MSNA registrati nelle strutture al 30 settembre 2015 sono 9.699, che il costo medio giornaliero è di 45 euro per minore; appare evidente come sia necessario incrementare i Fondi destinati all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, prevedendo anche una quota dedicata ai minori nel Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi per l’Asilo, con garanzia di continuità per le prossime annualità.
- Finanziamento del Fondo per le misure anti tratta. Anche in vista dell’imminente approvazione del Piano nazionale di azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli essere umani, così come previsto dal Decreto legislativo 24/2014 di attuazione della direttiva europea 2011/36/UE, si sollecita la reintroduzione del Fondo nella prossima legge finanziaria.