La vita dei bambini non è un gioco: il video reaction con Fanpage.it
Bonyan / Save The Children
Chiunque abbia giocato almeno una volta a un videogioco si è trovato a dover scegliere la missione da affrontare. Tra i criteri di scelta più comuni: l’ambientazione, le armi a disposizione e il target. Ma accettereste di giocare se gli obiettivi da colpire fossero luoghi abitualmente frequentati da bambini? Sareste ugualmente pronti ed elettrizzati all’idea di “completare l’operazione”?
Insieme a Ciaopeople, editore di Fanpage.it, lo abbiamo chiesto ad alcune persone chiedendo loro di scegliere se effettuare un “Bombardamento su scuole”, un “Attacco con droni su ospedali” o un “Attacco con cecchini su parchi giochi” e riprendendo le loro reazioni. Guarda il video:
La vita dei bambini non è un gioco
"La vita dei bambini non è un gioco", è il titolo dell’iniziativa di sensibilizzazione sui pericoli che ogni giorno affrontano i bambini che vivono in zone di conflitto, svolta in collaborazione con Ciaopeople, editore di Fanpage.it.
Per farlo, abbiamo installato un totem interattivo con il finto videogame in un contesto cittadino molto frequentato. La simulazione del videogioco a tema guerra si ferma, appunto, alla selezione della scelta della missione da compiere, per poi guidare i partecipanti verso una riflessione più profonda. La realtà è più crudele di qualsiasi videogioco per i 473 milioni di bambine e bambini che vivono nei Paesi in guerra.
Puoi rivedere e condividere il video anche sui social, su @savethechildrenitalia e fanpage.it, utilizzando #stopthewaronchildren.
1 bambino su 5 vive in un Paese in guerra
Dal nostro report Stop the War on Children: Pathways to Peace, è emerso che nel 2023, quasi 1 bambino su 5 viveva in una zona di conflitto.
Per i bambini il mondo è più pericoloso che mai: sono stati documentati in tutto il mondo 11.338 casi di uccisioni e mutilazioni di bambini nei conflitti, con un aumento del 31% rispetto all'anno precedente. Inoltre, il 2023 segna il triste record per il numero di gravi violazioni contro i bambini in conflitto, arrivando ad una media di 86 crimini al giorno. Scopri gli altri dati sulla condizione dei bambini in guerra nel carosello pubblicato sul canale Instagram di Fanpage.it:
I dati e le testimonianze raccolte nel rapporto sottolineano l'urgente necessità di intensificare l'azione globale per combattere la violenza contro i bambini nei conflitti e costruire un futuro più sicuro per loro a livello globale.
Per approfondire:
- Leggi la news Conflitti: 1 bambino su 5 vive in un Paese in guerra,
- Il report Stop the War on Children: Pathways to Peace,
- La campagna Stop alla guerra sui bambini.