Voci dal campo: viaggio in Bolivia fra i progetti di Sostegno a Distanza
Pubblichiamo oggi il diario di viaggio di Elisa, un membro del nostro staff che da poco ha visitato le scuole supportate grazie al programma di Sostegno a Distanza in Bolivia.
Le strade non sono asfaltate e sono piene di buche e pietre. Le case sono fatte di mattoni, con il tetto in lamiera, senza un bagno né porte o finestre. La gente si sposta soprattutto a piedi oppure con dei pulmini affollatissimi. Tutt’intorno ci sono le montagne. Siamo in Bolivia, a più di 2000 metri di altezza e il colore che domina è il marroncino, il colore della terra e dell’erba secca. La scuola di San Nicolas dove ci sono le scuole supportate da Save the Children si trova su una collina, alla periferia di Cochabamba. Il paesaggio è bellissimo, un angolo di paradiso per i bambini che studiano qui. Si sentono al sicuro e possono imparare tante cose. C’è anche un campo coperto dove possono fare educazione fisica, ci sono i canestri e le porte per giocare a calcio. Sono felice di vedere che i bimbi hanno la possibilità di fare sport! La Direttrice dell’istituto mi dice che molti bambini percorrono chilometri a piedi, il più delle volte da soli, per raggiungere la scuola. Una bambina le ha raccontato:
La mia casa è dietro quella montagna e mi spaventa fare la strada da sola, perché ho paura che qualcuno mi possa violentare
Rabbrividisco e penso che nessun bambino al mondo dovrebbe correre un simile rischio per andare a scuola. Quando entro nelle classi l’accoglienza dei bimbi è fantastica. È emozionante sentirli intonare una canzone per darmi il benvenuto. Mi salutano tutti in coro, mi guardano incuriositi e mi fanno tante domande. Fanno a gara per mostrarmi cosa hanno imparato: c’è chi conta fino a 10, chi legge, chi mi fa vedere come ci si lava le mani e chi mi dice quanto è importante lavarsi i denti. Gli insegnanti mi mostrano il materiale fornito da Save the Children e mi raccontano che hanno frequentato dei corsi per migliorare la loro capacità di insegnamento. Orgogliosi mi dicono che ora si relazionano meglio con gli alunni, sanno come stimolarli per far emergere le loro qualità e come affrontare i problemi che possono avere in classe.
Le foto del viaggio in Bolivia fra i progetti di SOSTEGNO a distanza
A pochi metri dalla scuola c’è il Centro Familiare fondato da Save the Children e gestito da alcune mamme. Qui i genitori si confrontano, condividono le loro esperienze e frequentano corsi sulla nutrizione, sull’igiene e su come relazionarsi con i loro figli. Ho incontrato alcuni genitori che entusiasti mi hanno parlato di come è cambiata la loro vita e quella dei loro bambini grazie al supporto di Save the Children. Flora, una delle mamme, mi racconta:
Prima i miei figli erano timidi e non era facile comunicare con loro, ma da quando frequentano la scuola sono cambiati. Sono più entusiasti, aperti e conoscono i loro diritti. Frequentando il Centro ho imparato a cucinare cose nutrienti per i miei bambini e ora parlo molto di più con loro.
Quando ci salutiamo Flora mi abbraccia forte e con gli occhi lucidi mi dice “grazie”. Me lo dice tante volte e sembra non volermi lasciare più. Mi chiede poi di ringraziare tutti i sostenitori italiani, perché con il loro aiuto i suoi figli possono andare a scuola e sperare in un futuro migliore. Trattengo a fatica le lacrime, il lavoro di Save the Children qui è davvero prezioso. È stata una mattinata intensa e tante emozioni si susseguono dentro di me mentre torniamo in città. Visitare i progetti di Sostegno a Distanza di Save the Children in Bolivia e incontrare i bambini è stata un’esperienza unica, speciale, che mi ha cambiato la vita. Sarà impossibile per me dimenticare i loro sorrisi, i loro abbracci e le loro voci.