La voce dei bambini siriani dopo 8 anni di guerra
A 8 anni dallo scoppio della guerra in Siria il tragico bilancio sulla situazione dei bambini siriani nel paese: più di un terzo si sente sempre o frequentemente angosciato, insicuro e solo, 1 su 3 non va a scuola e almeno 2,5 milioni sono sfollati all’interno del paese. Sono questi alcuni dei dati risultati da un’indagine che abbiamo realizzato nei governatorati di Idlib, Aleppo, al-Raqqa e al-Hassakeh.
Un nuovo report sulla situazione dei bambini siriani
Alla vigilia della 3° Conferenza Internazionale per il Supporto della Siria e della Regione a Bruxelles, abbiamo raccolto la voce, i desideri e le esigenze di questi bambini nel report “Un domani migliore: la voce dei bambini siriani”. Ne risulta come i bambini siriani, seppure profondamente segnati dalle conseguenze di violenze e distruzione, conservano la fiducia nel futuro e nella possibilità di ricostruire il loro paese, e chiedono al mondo pace, stabilità e istruzione.
Dall’inizio del conflitto sono nati più di 4 milioni di bambini siriani che non conoscono altro che la guerra, mentre il prossimo 15 marzo il conflitto nel paese entra nel suo nono anno. I tassi di malnutrizione, malattia e disabilità sono aumentati a dismisura, la povertà e la disoccupazione hanno minato la stabilità delle famiglie. Questa situazione ha costretto tanti ragazzi che dovrebbero andare a scuola a svolgere lavori pericolosi o a sposarsi precocemente, tanto che ben il 65% delle bambine e ragazze afferma che i matrimoni precoci sono un problema molto serio nella propria comunità.
desideri e aspettative dei bambini siriani
Nonostante gli orrori e la violenza della guerra, i desideri e le aspettative dei bambini siriani sono quelli di tutti gli altri bambini del mondo: il 70% degli intervistati desidera passare tempo con gli amici, l’86% vorrebbe andare bene a scuola, il 98% sogna di stare con i propri cari, mentre la quasi totalità (98%) vorrebbe vivere in un contesto di pace e privo di ogni forma di violenza.
“Gli occhi dei bambini siriani sono pieni di dolore – ha dichiarato il nostro portavoce Filippo Ungaro - quelli di cui abbiamo raccolto le testimonianze si sentono soli e insicuri, molti hanno perso la loro famiglia. Chi ha commesso queste gravi violazioni contro i bambini siriani durante il conflitto ne deve rispondere di fronte alla comunità internazionale. Chiediamo ai leader che si incontreranno a Bruxelles di ascoltare la voce dei bambini siriani.”
il nostro intervento in Siria
Siamo presenti in Siria in 4 governatorati del nord del paese e abbiamo raggiunto con i nostri interventi più di 750.000 persone, tra cui oltre 500.000 bambini. Siamo impegnati nella ricostruzione delle scuole e nell’educazione, nell’assistenza sanitaria di base e nella distribuzione ai bambini e alle loro famiglie sfollate di beni di prima necessità come cibo, vestiti, set per cucinare, kit per l’inverno e per l’igiene.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.