Ad Aleppo scuole e ospedali sempre più trappole mortali per i bambini
"I corpi di Maram e di Abdullah, un bellissimo bimbo che ha perso la vita a soli 6 mesi a causa di una bomba caduta su una scuola, sono stati trovati grazie al lavoro senza sosta di operatori scolastici e volontari che hanno scavato tra le macerie per un'intera giornata alla ricerca di segni di vita. Maram era una persona molto amata da tutto il team della scuola e la sua perdita è devastante per tutti i colleghi che la conoscevano”, spiega Sonia Khush, Direttore di Save the Children in Siria.
La morte di Maram e del piccolo Abdullah giunge all’indomani del ferimento grave di un altro insegnante che lavora in una scuola che supportiamo, il quale ha perso una gamba in seguito a un bombardamento aereo sulla scuola. In 13 scuole supportate da Save the Children nella parte orientale di Aleppo le lezioni sono state sospese in seguito all’intensificarsi dei bombardamenti avvenuti negli ultimi giorni, mentre nel governatorato di Aleppo occidentale almeno sette bambini hanno perso la vita dopo un attacco che ha colpito una scuola domenica scorsa, dimostrando ancora una volta che non esiste alcun posto sicuro per i bambini nella Siria insanguinata dal conflitto.
Gli attacchi incessanti che si sono abbattuti sulla città negli ultimi giorni hanno provocato centinaia di morti e numerosi feriti, mentre l’unico ospedale pediatrico nella parte orientale della città è stato devastato dai bombardamenti aerei. Cinque ospedali e una clinica mobile sono stati inoltre bombardati nell’area rurale di Aleppo e a Idlib negli ultimi giorni.
Le Nazioni Unite e i gruppi di opposizione hanno concordato l’accesso di un convoglio umanitario che potrà procedere dopo che tutte le parti in conflitto si saranno impegnate per un cessate il fuoco. Noi, in particolare, chiede con urgenza un cessate il fuoco di 72 ore che sia monitorato a livello internazionale per portare aiuti ed evacuare malati e feriti.