Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze 2023
Domani sarà la Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze e per l’occasione pubblichiamo il report: “Girls at the centre of the storm: Her planet, her future, her solutions”.
Tra i dati emersi nella nostra analisi, risulta che circa due terzi dei matrimoni infantili avvengano in regioni con i rischi climatici più alti e che il numero di bambine che rischiano di subire il duplice impatto del cambiamento climatico e del matrimonio infantile è destinato a crescere del 33%, raggiungendo quasi i 40 milioni entro il 2050.
Giornata delle bambine e delle ragazze: i rischi della crisi climatica
La crisi climatica globale sta già cambiando la vita e il futuro delle bambine e i rischi per le ragazze sono reali. Stiamo parlando di rischi di molestie e abusi sessuali, che le ragazze affrontano nel caotico periodo dopo un disastro a causa del sovraffollamento e della mancanza di servizi sicuri.
L’impatto della crisi climatica rende le famiglie più vulnerabili, aumentando la probabilità che accettino di far sposare le proprie figlie prima dei 18 anni per motivi economici.
L’impatto del cambiamento climatico sul fenomeno dei matrimoni infantili
Il matrimonio infantile ha conseguenze devastanti per la vita di una ragazza, che spesso si ritrova isolata ed esposta a violenza fisica e sessuale, oltre all’alto rischio di incorrere in complicazioni sia durante la gravidanza che durante il parto. Inoltre, sposandosi in giovane età, le ragazze hanno molte meno probabilità di continuare a frequentare la scuola, con ricadute economiche che durano per tutta la vita.
Attualmente si stima che 29,9 milioni di ragazze adolescenti vivano nei 10 Paesi con il più alto numero di matrimoni infantili, ovvero quelli che comportano il rischio più elevato per una ragazza di sposarsi da bambina e di subire gli effetti della crisi climatica.
10 paesi con rischi climatici più alti
Si prevede che questa cifra riguardo alle ragazze che vivono in questi paesi ad alto rischio, aumenterà a 39,9 milioni entro il 2050: questi 10 Paesi hanno alcune delle popolazioni più giovani e in più rapida crescita al mondo.
Tra i primi 10 paesi con rischi climatici più alti ci sono anche Bangladesh, Burkina Faso, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Sudan del Sud. Si tratta di luoghi che, non solo subiscono in modo sproporzionato eventi meteorologici estremi sempre più gravi e frequenti ma, in molti casi, sono funestati anche da conflitti, alti livelli di povertà, disuguaglianza di genere e crisi alimentare.
Tra i paesi elencati, i più colpiti sono Repubblica Centrafricana, Ciad e Guinea. Ad eccezion fatta per il Bangladesh, tutti questi paesi si trovano nell'Africa sub-sahariana, dove la combinazione dell'impatto della crisi climatica e del matrimonio infantile rappresenta un’emergenza per i diritti delle bambine.
La storia di Kpemeh sfuggita al matrimonio infantile
È drammatica la condizione in cui versano milioni di bambine e ragazze obbligate a sposarsi in giovane età. In Sierra Leone, Kpemeh aveva 12 anni quando un uomo ha espresso la volontà di sposarla. I genitori sono entrambi agricoltori ma, essendo stati gravemente colpiti dalla crisi climatica, si sono sentiti costretti ad accettare il matrimonio.
"Il matrimonio infantile avviene a causa della povertà. Basta che un uomo abbia soldi. Ad esempio se raccoglie frutti di palma, può lavorarli, venderli e sostenere la famiglia della ragazza dando loro un po' di olio di palma. Un uomo ha espresso interesse a sposarmi, ma io ho rifiutato. In seguito, si è rivolto ai miei genitori, esprimendo il desiderio di sposarmi. Io ho risposto che andavo a scuola, ma loro dicevano che dovevo sposarmi, pensavano fosse assurdo rifiutare un uomo che avrebbe potuto mantenermi.
La storia di Kpmeh mostra come il cambiamento climatico e il matrimonio infantile siano due facce della stessa medaglia. "Il clima è cambiato e i nostri genitori vivono grazie all'agricoltura. La pioggia non cade quando dovrebbe cadere. Piove sia nella stagione secca che in quella delle piogge".
Con il nostro sostegno, Kpemeh è riuscita a evitare il matrimonio e adesso è una forte sostenitrice, nella sua comunità, del diritto delle ragazze a terminare gli studi.
"Questo Rapporto dimostra, ancora una volta, quanto la crisi climatica stia mettendo a rischio i diritti dei minori, in particolare delle bambine. Eppure, nonostante il peso ricada maggiormente sulle ragazze, meno del 2% dei piani climatici nazionali in tutto il mondo le menziona e prende in considerazione in modo esplicito e significativo i loro bisogni e il loro coinvolgimento. Le bambine stanno dimostrando una straordinaria capacità di resilienza di fronte a queste sfide, eppure le loro richieste e le loro proposte sono raramente incluse nelle discussioni sul pianeta che erediteranno.” ha dichiarato Inger Ashing, CEO di Save the Children International.
Cosa chiediamo
Il Report mostra che la combinazione dell'impatto della crisi climatica e del matrimonio infantile rappresenta una reale emergenza per i diritti di milioni di bambine.
Per questo motivo chiediamo non solo che governi, Ong, Nazioni Unite e imprese riconoscano la crisi climatica, che alimenta anche l'attuale grave crisi alimentare, come un'emergenza per i diritti delle bambine, ma anche che le voci di queste ragazze siano parte del dibattito sul pianeta che erediteranno. Riteniamo inoltre che siano necessari investimenti urgenti ed efficaci volti a portare avanti misure di adattamento ai cambiamenti climatici. Le risorse attuali ignorano quasi completamente i più piccoli: questa situazione deve cambiare.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.