Minori e conflitti armati: in RDC il numero più alto di violazioni
2.420 è il numero dei minori vittime di violazioni, tra cui uccisioni, mutilazioni, rapimenti e violenze sessuali, registrato dalla Repubblica Democratica del Congo (RDC), nel 2022.
Il più alto numero di gravi violazioni contro le bambine e i bambini nei conflitti armati, secondo il Rapporto annuale delle Nazioni Unite sui minori e i conflitti armati, diffuso oggi.
RDC: gravi violazioni contro i minori
Secondo quanto riportato nel report delle Nazioni Unite, il maggior numero di gravi violazioni è stato registrato nella Repubblica Democratica del Congo (RDC). Dai dati emersi dal report, in RDC ci sono state 3.377 gravi violazioni contro i bambini, di cui circa il 46% ha riguardato il reclutamento di minori, alcuni anche di soli 5 anni, da parte di forze o gruppi armati. Ecco alcuni focus che spiegano perché la RDC è in testa alla classifica globale dei paesi in conflitto con più violazioni sui minori:
- La maggior parte dei bambini reclutati è stata impiegata in combattimento o in ruoli di supporto, mentre altri sono stati utilizzati come guardie o spie.
- È stato accertato che in 26 casi i minori sono stati reclutati per via dei loro presunti poteri magici: questi bambini vengono sottoposti a un rituale che consiste in un profondo taglio di coltello allo stomaco e quelli che non muoiono a causa delle ferite possono essere reclutati e messi in prima linea a causa dei loro presunti poteri magici.
- Dal 2018, il numero di bambini uccisi e mutilati nei conflitti nella RDC è progressivamente aumentato, arrivando a 699 nel 2022, quasi il doppio rispetto al 2021, quando erano 363.
- La Repubblica Democratica del Congo ha registrato il più alto numero di rapimenti di bambini a livello globale, con 730 minori prelevati con forza dalle loro case lo scorso anno. Nella maggior parte dei casi sono stati rapiti per essere reclutati e utilizzati dai gruppi armati, ma alcuni sono stati usati a scopo di estorsione, violenza sessuale e tortura.
il Rapporto delle Nazioni Unite su minori e i conflitti armati
Il Rapporto annuale delle Nazioni Unite è uno strumento essenziale per proteggere i diritti dei bambini in tempo di guerra. Nel 2022 ci sono state almeno 27.180 gravi violazioni in tutto il mondo, con un aumento del 13% rispetto all'anno precedente. Nella lista dei Paesi con il più alto numero di gravi violazioni contro le bambine e i bambini nei conflitti armati, troviamo a seguire, Israele e lo Stato di Palestina, la Somalia, la Repubblica Araba Siriana, l’Ucraina, l’Afghanistan e lo Yemen: tutti conflitti dimenticati. Approfondisci anche Copertura mediatica dei conflitti: dall’Ucraina alle guerre dimenticate.
Il dato più alto raccolto nel rapporto delle Nazioni Unite riguarda l'uccisione e la mutilazione di bambine e bambini, seguito dal reclutamento e dal rapimento di minori, con un aumento del 112% degli attacchi a scuole e ospedali rispetto al 2021. Più di 6,2 milioni di persone in RDC sono state sfollate e le famiglie affrontano ogni giorno violenze, fame e malattie. Tra queste, 330.000 persone sono state sfollate solo nel marzo 2023.
“Ogni giorno i bambini subiscono strazianti violazioni dei loro diritti. Hanno visto distruggere le loro case e le loro scuole. I gruppi armati costringono i loro amici e familiari al reclutamento armato e molti sono sopravvissuti a violenze sessuali e di genere, abusi e rapimenti”, ha dichiarato Greg Ramm, Direttore di Save the Children nella Repubblica Democratica del Congo."
Nonostante l'entità del bisogno, la crisi umanitaria del Paese è estremamente sotto finanziata, con appena il 28% del piano umanitario finanziato. Questa urgente carenza di fondi potrebbe lasciare bambine e bambini esposti agli impatti immediati e duraturi del conflitto, del reclutamento, dello sfruttamento e della violenza.
Cosa chiediamo
È fondamentale proteggere bambine e bambini dalle ferite fisiche ed emotive della guerra e intensificare gli sforzi per prevenire le gravi violazioni contro i bambini. Le bambine e i bambini che vivono in zone di conflitto meritano un futuro. L'elenco delle parti in conflitto deve sempre essere basato su prove e depoliticizzato. Tutti gli autori di gravi violazioni contro i bambini devono essere nominati e pubblicati nel Rapporto.
Per questo, chiediamo ai leader mondiali, ai donatori, agli Stati membri dell'ONU e alle ONG di proteggere i bambini nella RDC ritenendo gli autori di queste violazioni responsabili, assicurando la ratifica e l'attuazione di tutte le politiche e i quadri giuridici pertinenti e dando priorità ai finanziamenti per i servizi necessari a sostenere i bambini colpiti dal conflitto per garantire il loro recupero e la loro resilienza.
Siamo presenti nella RDC dal 1994 per rispondere ai bisogni umanitari legati allo sfollamento delle popolazioni a causa del conflitto armato nelle province orientali, in particolare nel Nord Kivu, nel Sud Kivu e nell'Ituri e nel Kasai-Orientale e Lomami nel centro del Paese. Nel 2022, abbiamo raggiunto più di 2,5 milioni di persone, tra cui oltre 1,1 milioni di bambine e bambini.
Scopri di più sul nostro recente intervento su RDC: attacco al campo profughi nella provincia di Ituri
Per approfondire leggi il comunicato stampa.