Cittadinanza: confronto per garantire i diritti ai bambini
Ginevra Montenovo per Save the Children
È necessaria una riforma alla legge sulla cittadinanza in Italia che riporti al centro i diritti dei bambini e delle bambine. L’attuale legge di cittadinanza grava su centinaia di migliaia di bambini e bambine, che si ritrovano ad affrontare quotidianamente ostacoli, impedendogli di sognare il loro futuro.
Ne abbiamo parlato all’evento “Diritto e diritti di cittadinanza: quale spazio per i bambini e le bambine?”.
Cittadinanza: garantire i diritti dei bambini
Oggi, 2 ottobre, abbiamo promosso a Roma, presso Palazzo Santa Chiara, l’incontro “Diritto e diritti di cittadinanza: quale spazio per i bambini e le bambine?”, un momento di confronto tra società civile e mondo della politica sui diritti dei bambini in materia di cittadinanza.
L’attuale legge sulla cittadinanza, ormai vecchia di più di trent’anni, non rispecchia più il nostro Paese. Ne risentono centinaia di migliaia di bambine, bambini e adolescenti nel Paese che, ogni giorno, si scontrano con barriere formali che impediscono loro di sognare il loro futuro. La riapertura del dibattito sul tema è un’occasione da non perdere per lavorare ad una riforma che metta al centro i diritti di tutti i bambini e ragazzi che nascono e/o crescono nel nostro Paese, ma che attualmente sono italiani di fatto e non di diritto.
“Dopo anni di tentativi per riportare il dibattito sulla cittadinanza al centro dell’agenda politica, che hanno visto impegnata anche la nostra Organizzazione, ora è il momento di fare passi avanti concreti per riconoscere finalmente questo diritto a bambini, adolescenti e giovani nati e/o cresciuti in Italia”, ha dichiarato Daniela Fatarella, Direttrice generale di Save the Children. “Ci rivolgiamo quindi con forza alla politica perché si lavori insieme per modificare una legge che non rappresenta più il Paese. Inoltre, affinché tale cambiamento non sia solo formale, è cruciale dargli concretezza, sostenendo luoghi e spazi quotidiani di condivisione, come la scuola, che va ascoltata e supportata per il suo ruolo cruciale nel percorso verso una società più coesa e più giusta”.
Diritto e diritti di cittadinanza
Che l’attuale legge non rispecchia più ciò che troviamo nelle classi italiane è evidenziato dai dati: sono quasi un milione gli alunni con cittadinanza non italiana che frequentano la scuola, poco più della metà concentrati nel primo ciclo di istruzione. Di questi, ben il 65,4% è nato in Italia. Visita la pagina dedicata alla nostra Campagna di Cittadinanza per scoprire di più:
bambini italiani senza cittadinanza
Dai nostri studi, è emerso quanto la mancanza di cittadinanza italiana gravi sul futuro dei ragazzi e ragazze:
- Il 45,5% degli studenti italiani intervistati ritiene di poter ottenere un diploma di laurea, un master o un dottorato, dato che scende al 35,7% per gli studenti con background migratorio senza cittadinanza.
- Il 17,9% degli studenti con background migratorio senza cittadinanza italiana afferma di non sentirsi mai o quasi mai parte della scuola.
- Il 58,7% degli adolescenti con background migratorio desideri trasferirsi all’estero nel futuro.
Questi dati devono far riflettere sul rischio della perdita di risorse, conoscenze e competenze se non si interverrà con un cambiamento. Ne parliamo anche nel nostro articolo "Riforma Cittadinanza: gli studenti di origine straniera in Italia".
Per scoprire tutti gli interventi all’evento leggi il comunicato stampa.