Libano: l'incursione di terra e le conseguenze per i bambini
Omar Sanadiki/Save the Children
Le bambine e i bambini nel sud del Libano sono in grave pericolo di vita. Ieri l’esercito israeliano ha iniziato l’incursione di terra nel sud del Libano. È la sua prima incursione di terra dal 2006.
Sulla periferia meridionale di Beirut è stata una violenta notte, con attacchi aerei da parte delle forze israeliane.
Libano: incursione di terra delle forze israeliane
Secondo il Ministero della Sanità libanese, gli attacchi in Libano hanno ucciso almeno 95 persone e nelle ultime 24 ore risultano ferite 172 persone. Sarebbero oltre 50, invece, le persone uccise negli attacchi di domenica da parte delle forze israeliane che fa salire a circa 1.900 il numero di persone uccise nell’ultima escalation di violenza.
La violenza non è aumentata solo nel sud, negli ultimi giorni ci sono stati ripetuti attacchi a Beirut, dimostrando che in Libano nessun posto è sicuro.
Tutto questo deve finire adesso. Chiediamo un cessate il fuoco immediato per prevenire ulteriori sofferenze, garantire un accesso umanitario sicuro e impedire che il conflitto si inasprisca ulteriormente in tutta la regione.
Persone in fuga dal libano in Siria
Nel frattempo, la popolazione sta fuggendo dal Libano in Siria. Sono circa 60.000 bambini, molti dei quali disidratati e stremati, fuggiti in Siria dal Libano nell'ultima settimana, costretti a fuggire dalle loro case sotto la costante minaccia di attacchi e bombardamenti. Cercando di mettersi in salvo si avvicinano ad un confine molto pericoloso: la Siria è già alle prese con la più grande crisi umanitaria mai registrata dopo 14 anni di conflitto. Più di 16 milioni di persone, il 45% delle quali bambini, hanno bisogno di una qualche forma di assistenza umanitaria, mentre i finanziamenti per gli aiuti sono diminuiti. Il Libano ospita circa 1,5 milioni di siriani fuggiti dal conflitto.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, dal 24 settembre quando le ostilità si sono intensificate, circa 100.000 persone, di cui il 60% siriane e il 40% libanesi, sono entrate in Siria dal Libano. Si stima che le violenze abbiano costretto circa un milione di persone a sfollare, quasi un quinto della popolazione libanese.
“Questa situazione non può continuare. Le persone fuggono dal Libano ed entrano in un Paese in cui i servizi sono quasi collassati dopo 14 anni di conflitto. […] La Siria non è un campo di gioco per gli attacchi, i minori non possono sopportarne altri”, ha dichiarato Rasha Muhrez, Direttore della risposta umanitaria di Save the Children in Siria.
I valichi di frontiera sono molto affollati, soprattutto da bambini, donne e persone con disabilità in attesa di entrare in Siria e si pensa che molti altri potrebbero attraversare il confine utilizzando punti di accesso informali.
Libano e Siria: il nostro intervento
Dal 2012 operiamo in Siria, dove abbiamo raggiunto oltre 8,3 milioni di persone, tra cui quasi 4 milioni di bambini. Nel nostro intervento combiniamo attività di emergenza e salvavita con il ripristino dei servizi di base, tra cui quelli relativi all’istruzione, alla sicurezza alimentare, alla fornitura d’acqua, ai servizi igienico-sanitari e all’igiene.
Operiamo in Libano dal 1953. Dall'ottobre 2023, abbiamo intensificato la risposta in Libano, sostenendo i bambini e le famiglie sfollate libanesi, siriane e palestinesi, e ora abbimo intensificato la risposta all'emergenza in 70 rifugi distribuiti su tutto il Paese. Dall’ottobre 2023 abbiamo supportato 71.000 persone, tra cui 31.000 bambini, con sostegno economico, coperte, materassi e cuscini, pacchi alimentari, bottiglie d’acqua e kit contenenti articoli igienici essenziali.
Per approfondire, leggi il comunicato stampa.