Poliomielite a Gaza: c'è il pericolo di un'epidemia

Sacha Myers / Save the Children

Dopo 25 anni, è tornata la poliomielite a Gaza. Serve il cessate il fuoco per consentire la somministrazione di vaccini salvavita contro la poliomielite a Gaza.

Facciamo chiarezza su cos'è la poliomielite, tutto ciò che c’è da sapere su come si trasmette, sulle conseguenze per i bambini di Gaza e su come sta procedendo la campagna di vaccinazione antipolio.

Poliomielite: cos’è e come si trasmette

La poliomielite, o polio, è una malattia altamente infettiva causata da un virus. È un virus che invade il sistema nervoso e può causare paralisi irreversibile nel giro di poche ore.

La poliomielite si trasmette da persona a persona principalmente per via orale-fecale o attraverso un veicolo comune, ad esempio acqua o cibo contaminati, e si moltiplica nell'intestino, da dove può invadere il sistema nervoso e causare paralisi. [1]

Poliomielite: sintomi

I sintomi iniziali sono febbre, affaticamento, cefalea, vomito, rigidità del collo e dolore agli arti. Tra le persone paralizzate, il 5-10% muore quando i muscoli respiratori si immobilizzano.

Poliomielite: chi colpisce

La polio è una malattia molto pericolosa e colpisce principalmente i bambini sotto i cinque anni, ancor di più a Gaza, dove i bambini sono particolarmente vulnerabili alle infezioni a causa della malnutrizione. Tuttavia, chiunque, a qualsiasi età, se non vaccinato, può contrarre la malattia.

A Gaza la probabilità di infezione per centinaia di bambini è altissima, e rischiano di affrontare la paralisi. Non esiste una cura per la polio, può solo essere prevenuta con il vaccino antipoliomielite.

Poliomielite oggi a Gaza: CAUSE E CONSEGUENZE

La poliomielite era stata debellata a Gaza più di vent’anni fa, ma il mese scorso l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha riferito che il virus era stato trovato in campioni di liquami provenienti da siti di Khan Younis e Deir Al-Balah. Come previsto, in queste settimane è stato confermato un caso di poliomielite in un bambino di 10 mesi non vaccinato a Deir Al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Anche nei rapporti dell’OMS viene confermata la presenza del poliovirus nelle acque reflue.

La poliomielite oggi a Gaza è la conseguenza diretta della distruzione delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie e delle restrizioni del governo israeliano su riparazioni e forniture. Insieme al sovraffollamento, allo sfollamento e a un sistema sanitario paralizzato, queste azioni hanno creato un ambiente favorevole alla diffusione del poliovirus nella Striscia.

Sono circa 640.000 i bambini di età inferiore ai 10 anni che hanno l’urgente bisogno di ricevere il vaccino antipoliomielite. Un’epidemia di polio potrebbe lasciare centinaia di bambini paralizzati:

  • 1 milione: i bambini a Gaza.
  • 50,000: i bambini nati a Gaza da Ottobre 2023 e senza vaccino.
  • 1 su 200: le infezioni che causano una paralisi irreversibile agli individui non vaccinati.

Campagna di vaccinazione antipolio a Gaza

La campagna di vaccinazione antipolio a Gaza è iniziata il 1° settembre dopo l'arrivo di 1,26 milioni di dosi di vaccino OPV2 e di 500 portatori isolati di vaccino.

Il nostro Centro di assistenza sanitaria primaria (PHCC)  Deir Al-Balah è stato designato come uno dei siti di vaccinazione chiave per la prima pausa di tre giorni che copre l'area di Deir Al-Balah. Stiamo supervisionando le operazioni, coordinando le attività di sensibilizzazione delle comunità e assicurando un processo di vaccinazione il più efficiente possibile per massimizzare rapidamente la copertura. Inoltre, stiamo diffondendo messaggi di promozione della salute per educare le comunità alla prevenzione della polio e di altre malattie infettive. Il primo giorno 1.825 bambini sono stati vaccinati nella nostra clinica. 

Il sistema sanitario di Gaza non è più in grado di rispondere a un'epidemia di poliomielite: a Gaza ci sono 2.1 milioni di persone, ma il numero di letti di ospedale è di 1.400. Le operazioni umanitarie in tutta Gaza sono gravemente ostacolate dai bombardamenti in corso. Ora che la poliomielite è confermata, la risposta deve essere misurata in ore, non in settimane. Questi bambini non hanno il lusso del tempo.

Le nostre richieste

Stiamo unendo le forze con altre organizzazioni umanitarie per chiedereurgentemente un cessate il fuoco immediato e per consentire la vaccinazione antipolio a Gaza

Sebbene accogliamo con favore le pause umanitarie di tre giorni per la somministrazione di vaccini, questo deve essere solo l'inizio. Tre giorni non sono sufficienti per i bambini di Gaza.

Migliaia di bambini sono ora a rischio di poliomielite, ma devono affrontare anche altre malattie, la fame e la minaccia mortale delle bombe. Un cessate il fuoco definitivo è fondamentale per poter raggiungere e soddisfare in sicurezza i bisogni urgenti dei bambini e delle famiglie di Gaza.

Perché una campagna di vaccinazione antipolio sia efficace, deve essere in grado di raggiungere almeno il 95% dei bambini mirati, e questo non può accadere in una zona di guerra attiva. Gli esperti affermano che per fermare la diffusione del virus, i vaccini saranno solo una parte della risposta. Per prevenire future epidemie, compreso il colera, è necessario impegnarsi per aumentare l'accesso ad acqua sicura, pulita e trattata. Senza acqua pulita e strutture igieniche adeguate, è quasi impossibile prevenire la diffusione di malattie infettive.

Qualsiasi cessate il fuoco o pausa richiesta dalle Nazioni Unite deve essere utilizzata per facilitare il pieno accesso umanitario, non solo ai vaccini ma all’intera gamma di assistenza necessaria per sostenere i bisogni fondamentali dei civili.

Tutte le parti in conflitto hanno l’obbligo di facilitare l’accesso umanitario in ogni momento, indipendentemente dal fatto che il conflitto sia attivo o meno.

Per approfondire:

Note:

[1] WHO - https://www.who.int/health-topics/poliomyelitis#tab=tab_1

Ultimo aggiornamento: 02/09/2024.

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