Arma di guerra: la violenza sessuale contro i bambini in conflitto

Un’analisi dettagliata del rischio per i bambini di vivere violenze sessuali in zone di conflitto tra il 1990-2019. Il rapporto dimostra come oggi i minori corrano quasi 10 volte in più il rischio di subire abusi rispetto a trent’anni fa.

Oggi, nel mondo, 72 milioni di bambini vivono in zone dove forze armate e gruppi armati sono soliti perpetrare atti di violenza sessuale contro i minori. Un numero considerevole se si pensa che si tratta del 17% dei 426 milioni di bambini che vive a meno di 50km dalle aree di conflitto a livello globale - 1 su 6.


Questo è solo uno dei dati che emerge dal nuovo rapporto “Arma di guerra: la violenza sessuale contro i bambini in conflitto” nell’ambito della campagna Stop alla guerra sui bambini.

Le violenze sessuali rappresentano una delle sei gravi violazioni contro i minori e dal 2006 sono più di 20 mila i casi accertati dalle Nazioni Unite dal 2006. Solo nel 2019, sono stati confermati 749 casi di violenza sessuale contro i bambini, di cui la quasi totalità contro le bambine e le ragazze, mentre dal 2018 sono quasi raddoppiati gli episodi attribuiti alle forze statali.   

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