Save the Children lancia il rapporto: “Framework for the Future” contenente la proposta per l’agenda di sviluppo post-2015
In questa fase cruciale in cui l’Open Working Group on Sustainable Development sta delineando, in seno alle Nazioni Unite, la sua proposta di agenda post-2015, Save the Children ha definito un quadro di sviluppo amplio e integrato volto a porre fine alla povertà estrema nell’arco di una generazione e fortemente incentrato sull’infanzia per far sì che nessun bambino muoia più per cause prevenibili e che tutti i bambini possano ricevere un’istruzione di qualità e siano protetti da ogni forma di violenza. Sin da quando furono adottati, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) hanno tracciato una direzione da seguire a livello internazionale per combattere la povertà aiutando ad ottenere risultati significativi per i bambini di tutto il mondo. Rispetto al 1990, ogni giorno muoiono 14.000 bambini in meno, 50 milioni di bambini in più frequentano la scuola primaria, e 700 milioni di persone sono usciti da una condizione di povertà assoluta. Abbiamo raggiunto un livello di progresso importante e, per la prima volta nella storia, potremmo mettere fine alla povertà estrema. Save the Children presenta, nel rapporto “Framework for the Future”, la visione per un quadro di sviluppo che sia in grado di raggiungere tale obiettivo portando a termine il lavoro compiuto con gli OSM. Il nuovo quadro di sviluppo deve però essere ambizioso, guidato da un approccio allo sviluppo sostenibile ispirato all’universalità, equità e ai diritti umani e deve avere un forte focus sull’infanzia per assicurare che tutti i bambini abbiano le stesse possibilità di vivere e di raggiungere il loro pieno potenziale e che nessuno sia lasciato indietro. Per fare ciò Save the Children propone un set di 12 obiettivi di sviluppo universali fortemente incentrati sulla protezione e promozione dei diritti dell’infanzia che abbracciano le tematiche dello sviluppo umano ma anche le dimensioni della sostenibilità ambientale e della governance globale, e che dovrebbero guidare la comunità internazionale fino al 2030. Il quadro di sviluppo proposto include inoltre alcuni elementi innovativi, espressione dell’approccio olistico su cui si fonda, tra cui:
- Stepping stone targets - traguardi intermedi cui la comunità internazionale deve puntare per colmare le disuguaglianze e raggiungere gli obiettivi entro il 2030.
- Approccio“no one leave behind” – che stabilisce che nessun obiettivo possa considerarsi raggiunto se non lo è per tutti i gruppi sociali.
- Target links – che promuovono un approccio integrato tra le dimensioni economiche, sociali ed ambientali dello sviluppo esplicitando le sinergie e le interconnessioni esistenti tra i diversi obiettivi.
Tali obiettivi, seppur ambiziosi, potranno essere raggiunti se la comunità internazionale adotterà un chiaro approccio volto a contrastare le disuguaglianze e a non lasciare nessuno indietro, promuovendo al contempo la responsabilità dei governi e costituendo una partnership globale robusta. Il rapporto sviluppa e raffina la proposta originale che Save the Children ha pubblicato nel gennaio 2013 con il rapporto “Mettere fine alla Povertà in Questa Generazione”, quando il processo di definizione del nuovo quadro di sviluppo si stava appena avviando. Oggi a pochi mesi dalla presentazione della proposta di agenda post-2015 da parte dell’Open Working Group on Sustainable Development vogliamo rilanciare con forza la nostra visione per un mondo libero dalla povertà estrema in cui i diritti di tutte le persone, ed in particolare dei bambini e delle bambine possano essere pienamente garantiti.