RDC: attacco al campo profughi nella provincia di Ituri
Tra domenica notte e lunedì mattina, almeno 46 civili, tra cui 23 bambine e bambini, sono stati uccisi in un attacco a un campo per sfollati nella provincia di Ituri, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo (RDC).
Oltre 26,4 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria nella RDC, 1 persona su quattro, tra cui 14,2 milioni di bambine e bambini. Il conflitto imperversa in alcune zone del Paese da quasi tre decenni e i bambini/e ne pagano il prezzo più alto.
L'attacco al campo profughi
L'attacco al campo di sfollati nella provincia di Ituri, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, ci mostra, per l’ennesima volta, come siano le bambine e i bambini a sopportare il peso del conflitto: vengono uccisi, aggrediti sessualmente, rapiti e reclutati con la forza dai gruppi armati.
Dal campo, i sopravvissuti hanno riferito di aver visto corpi sparsi sul terreno. Le bambine e i bambini che sono riusciti sopravvivere, sono fuggiti nel cuore della notte, terrorizzati. È probabile, inoltre che alcuni di loro abbiano assistito all'uccisione di genitori, amici e coetanei. Atti violenti che nessun bambino dovrebbe mai vedere.
“Per i bambini che hanno assistito o sono stati feriti in questo episodio, la sofferenza potrebbe durare anni. Tutte le parti in conflitto devono garantire che i bambini non siano mai un bersaglio delle violenze e gli autori di queste brutalità devono essere chiamati a risponderne e consegnati alla giustizia. L'impunità per le violazioni dei diritti dei minori alimenta la convinzione che questi crimini siano accettabili e può creare cicli di violenza” ha dichiarato Cecilia Thiam, Direttrice della risposta umanitaria di Save the Children nella Repubblica Democratica del Congo.
Il nostro intervento
Il numero di persone ferite e di bambini/e separati a causa di questi attacchi continua a crescere. Per questo, chiediamo ai donatori di sbloccare immediatamente ulteriori fondi per aiutare i sopravvissuti con cure mediche urgenti, il necessario per prepararsi il cibo per coloro i cui rifugi sono stati bruciati, e sostegno per le attività di rintracciamento e ricongiungimento familiare per i bambini e le bambine.
Siamo presenti nella provincia di Ituri, una delle più colpite dal conflitto, dal 1998 e gestiamo una serie di programmi salvavita, con interventi di nutrizione, igiene e protezione dell'infanzia. Forniamo anche assistenza sanitaria di base attraverso cliniche mobili e un approccio sanitario avanzato per gli sfollati di Lala, dopo l'ultimo attacco al sito nel gennaio 2023.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.