Chiediamo al Presidente Conte che alle valutazioni politiche venga anteposta la tutela della vitae che le persone a bordo della Sea Watch approdino in un porto sicuro.
Il fenomeno migratorio coinvolge ormai tutti i continenti e non si può affrontarlo soltanto attraverso politiche di controllo dei confini ma come una questione strutturale da gestire attraverso politiche di sviluppo.
Domani, nel cuore di Milano, i protagonisti della moda saranno al nostro fianco per dire stop alla guerra sui bambini. Un evento di raccolta fondi per contribuire a fornire protezione, cure e istruzione ai bambini vittime dei conflitti.
Il terribile massacro avvenuto ieri nel villaggio di Sobanou-Kou è solo l’ultimo caso di violenze in corso nella regione. A subirne le conseguenze maggiori, come sempre, sono soprattutto i bambini.
In seguito all’escalation di violenze in corso a Idlib, nella Siria nord-occidentale, 61 bambini hanno perso la vita. Le famiglie sono sconvolte, non riescono neppure a dare ai propri figli una sepoltura perché costrette alla fuga.
Nel mondo a 1 bambino su 3 viene negata l’infanzia e in un solo anno 53 mila minori sono stati uccisi a causa dei conflitti. Ma il nostro nuovo report sottolinea anche i tanti passi avanti compiuti in 20 anni.
Violenze e bombardamenti nelle zone di guerra causano conseguenze terribili sui bambini e i danni subiti dai più piccoli possono essere molto più gravi rispetto alle ripercussioni di una stessa ferita sugli adulti.