Lanciamo oggi una petizione per chiedere al premier Draghi di farsi portavoce con i paesi del G20 perché ci siano subito più aiuti per i bambini afghani che rischiano di morire e un’adeguata protezione per quelli in pericolo.
Alla riunione del Consiglio di Giustizia e Affari Interni di ieri non è stato preso alcun impegno da parte dell’UE nei confronti del popolo afghano e dei minori in fuga. È necessario invece aprire canali sicuri e accelerare i reinsediamenti.
Si è concluso all’aeroporto di Fiumicino l’intervento di accoglienza di circa 800 profughi afghani supportato anche da uno dei nostri team. Attivato anche un help desk per minori soli e nuclei familiari.
Nei 20 anni di guerra in Afghanistan il bilancio dei minori uccisi è pari a 33 mila vittime. Ogni 5 ore, nel Paese, un bambino è stato ucciso o mutilato.
L’Europa si assuma la responsabilità per i minori afghani in cerca di protezione. Per troppi anni ha fallito nella risposta ai bisogni di migliaia di bambini che tentavano di attraversare i confini.
Esprimiamo profonda preoccupazione per bambini e famiglie in Afghanistan ma continua il nostro impegno per la protezione dei più vulnerabili in questa crisi.
Ad Haiti stiamo compiendo ogni sforzo possibile per arrivare ai bambini e alle famiglie più colpite dal terremoto. Intanto si avvicina la tempesta tropicale Grace.
Le violenze che si stanno consumando in questi giorni in Afghanistan hanno portato 72 mila bambini nella capitale del Paese, Kabul, dove vivono in condizioni precarie e senza accesso ai servizi primari.