La pallavolista Paola Egonu al Punto Luce di Milano
Paola Egonu, atleta del club Vero Volley Milano, insieme nella lotta contro la povertà educativa. La pallavolista incontra le bambine e i bambini del Punto Luce nel quartiere Giambellino a Milano.
Paola Egonu, atleta del club Vero Volley Milano, insieme nella lotta contro la povertà educativa. La pallavolista incontra le bambine e i bambini del Punto Luce nel quartiere Giambellino a Milano.
Dopo un anno di conflitto tra Hezbollah e Israele, che ha ucciso più di 4.000 persone in Libano e provato sfollamenti, oggi in Libano quasi un terzo dei bambini affronta livelli critici di fame.
Nella prima settimana del nuovo anno scolastico ci sono stati 5 attacchi contro le scuole a Gaza. Gli attacchi alle scuole sono una grave violazione contro i bambini e compromettono il loro apprendimento.
Le conseguenze del terremoto di Haiti del 2010 e le continue violenze dei gruppi armati lasciano un’intera generazione di bambine e bambini nell'incertezza sul loro futuro, tra sfollamenti e carenza di Istruzione.
Il terremoto a Vanuatu ha causato importanti danni: i bambini, che sono già i più vulnerabili in tempi di crisi, hanno bisogno di un sostegno immediato, che garantisca loro l'accesso a un riparo, a cibo e acqua e all'assistenza sanitaria.
Grazie al contributo dell’8x1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, abbiamo realizzato il progetto DOTi, erogando 2500 doti educative per sostenere i percorsi formativi di bambini e adolescenti.
"IncluCity” è il progetto di BNL BNP Paribas in cui siamo coinvolti con Comunità di Sant’Egidio, Fondazione Alberto e Franca Riva, con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale giovanile nelle periferie di Milano, Padova, Prato, Roma e Napoli.
Un membro del nostro staff Ahmad Faisal Isleem Al-Qadi è stato ucciso in un attacco aereo israeliano a Gaza. Condanniamo questo attacco con la massima fermezza e chiediamo un'indagine. La violenza contro i civili e gli operatori umanitari è inaccettabile.
Negli ultimi giorni a Gaza le forti piogge hanno allagato le tende e i campi, aumentando il rischio di malattie per 235.000 bambini. Nel frattempo, gli aiuti umanitari continuano ad essere bloccati al confine.