Perché l'istruzione è importante: la testimonianza da Fuoriclasse in Movimento
Chi meglio di coloro che vivono la scuola potevano darci una testimonianza sul tema dell'importanza dell’educazione? Ecco quindi che abbiamo chiesto a Riccardo Giuliano e Daniela Melucci, docenti supporter di Fuoriclasse in Movimento, ed a Roberta una loro studentessa, di raccontarci con un articolo perché per loro e per tutti e tutte l'istruzione è importante.
Iniziamo con una riflessione. Emancipazione di sé: più importante un incontro fortunato o lo studio di sé e delle proprie attitudini e possibilità?
Crescere significa mettersi alla prova, ma senza gli stimoli adeguati, il giusto supporto o le opportunità, la crescita può fermarsi, arrestarsi.
Costruirsi invece è un processo, potenzialmente infinito, perché “infinita è la voglia di migliorarsi”, e se riusciamo ad accendere il piacere e non solo il dovere, abbiamo vinto tutti: noi docenti, i ragazzi, le famiglie, la società.
È come lanciare i sassi in uno stagno e formare via via cerchi più larghi, non importa il luogo esatto in cui cadrà il sasso, ma dalla riva osserviamo che ha un effetto guardando l’acqua, l’istruzione è una scommessa che avviene quando si decide di lanciare quel sasso!
Perché l'istruzione è importante
L'istruzione rappresenta la chiave e la possibilità per conoscere e costruire poi una propria idea di mondo e di futuro.
È un diritto sancito nella Carta dei diritti dei bambini (CRC – Convention on the Rights of the Child). Lo è perché è lo strumento più valido per combattere povertà, emarginazione e sfruttamento.
Per sostenere il diritto all’istruzione di qualità e contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico che riguarda ogni anno moltissime ragazze e ragazzi la nostra scuola ha aderito a Fuoriclasse in Movimento, una rete di scuole attiva in tutta Italia, unite per favorire il benessere scolastico degli studenti con l’ambizione di contribuire al rinnovamento di metodologie e strumenti con cui si affronta il fenomeno della dispersione scolastica in Italia.
La testimonianza Fuoriclasse
Per Roberta, studentessa Fuoriclasse, istruzione significa: " Per me è una possibilità, una chiave che può essere usata per la propria indipendenza di pensiero, emotiva e lavorativa. Senza istruzione è difficile farsi un’idea del mondo e di tutto quello che ci circonda. Anche se, ancora oggi, il modo in cui è concepita l’istruzione a scuola, non offre l’opportunità di accrescere queste consapevolezze” e Fuoriclasse, sempre secondo Roberta, attira in maniera autentica e nel concreto i ragazzi, per creare prima la consapevolezza di sé, in quanto capaci di scegliere e di cambiare le cose.
Per noi, che di Fuoriclasse siamo tra gli apprendisti, dalle origini, questo programma di educazione e miglioramento dell’ambiente scolastico, dal punto di vista delle relazioni, delle strutture, delle metodologie quotidiane, ha il valore aggiunto di offrire dignità di parola e di scelta a chi, troppo spesso nella scuola è visto solo come oggetto e non soprattutto, soggetto di crescita.
Se ci pensiamo, è l’esigenza primaria che avvertiamo anche nella società che ci circonda: sentirci ascoltati, sapere che il nostro parere conta, perché questo è il principio base della democrazia: la partecipazione collettiva alle decisioni che poi diventano regole
Capire di essere in grado di operare cambiamenti in ciò che ci circonda, accresce la consapevolezza anche di poter intervenire dentro e fuori di noi, e in questo senso l’istruzione è un’arma potente forse la più potente per crederci e non solo sognarlo.
Diventare protagonisti del proprio apprendimento rende forti, motivati e pronti a lasciare la propria personale impronta.
Questa sarebbe la vera risposta!
Ringraziamo Daniela Melucci e Riccardo Giuliano per il loro contributo e ti invitiamo a scorrere il loro blog "Viventienolenti": uno spazio di condivisione tra docenti, studenti, studentesse e tutti/e coloro che fanno dell'educazione un punto focale delle loro storie.