Decine di persone, tra cui molti bambini, sono rimaste uccise ad Aleppo mentre tentavano di abbandonare le aree controllate dalle forze dell’opposizione nella parte orientale della città.
Siria, almeno 250.000 persone, tra cui circa 100.000 bambini, sono intrappolate ad Aleppo est in seguito all’assalto condotto nelle ultime ore dall’esercito siriano e dai suoi alleati.
Un'educatrice di una scuola supportata dalla nostra organizzazione è stata uccisa, insieme al figlio di soli sei mesi, in seguito al bombardamento su una scuola.
A un mese dall’inizio dell’offensiva a Mosul, i bambini stanno pagando un prezzo altissimo. Molti sono rimasti gravemente feriti nei combattimenti o mostrano segni di forte sofferenza psicologica, anche una volta giunti in un luogo sicuro.
In Iraq sono oltre un milione i bambini che hanno vissuto sotto il controllo dell’ISIS e che sono stati costretti a subire tremende violenze fisiche e psicologiche attraverso lavaggi del cervello e lezioni finalizzate solo a trasformarli in combattenti.
Nonostante il diritto internazionale umanitario vieti l’utilizzo delle bombe a grappolo, dal 23 settembre scorso ad oggi, sono 136 i bambini morti, e altri 387 quelli feriti, a causa dell’esplosione di questi ordigni.
La nostra preoccupazione è per i bambini che si lasciano alle spalle una realtà fatta di guerra, violenza e distruzione. È fondamentale garantire loro un passaggio sicuro e dignitoso.