Giovani e governo a confronto sulla crisi climatica
Oggi nella nostra sede di Roma si è tenuto l’evento “Governo e giovani dialogano: quali proposte per il clima?”, un dialogo intergenerazionale tra giovani e istituzioni promosso in collaborazione con UNDP Rome Centre for Climate and Energy.
In questa occasione, molti ragazzi e ragazze di diverse realtà italiane attive sul tema del cambiamento climatico avranno la possibilità di presentare al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e alle istituzioni presenti le loro proposte che riguardano in particolare: educazione e partecipazione, energia, sistemi agroalimentari, sostenibilità urbana e finanza per il clima.
Governo e giovani dialogano sul cambiamento climatico
L’evento si inserisce nel programma dell’iniziativa All4Youth Italy 2023 promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in vista dello #Youth4Climate #SparkingSolutions e nasce dalla volontà di favorire il coinvolgimento dei più giovani nelle discussioni istituzionali riguardanti la tutela dell’ambiente affinché possano partecipare attivamente nei processi decisionali e contribuire nella risposta all’attuale crisi climatica.
Oggi più che mai è necessario riconoscere l’urgenza della crisi climatica e promulgare leggi che tutelino le generazioni presenti e future. È per questo che pensiamo sia così importante che siano protagoniste del cambiamento. In linea con quanto dichiarato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin:
“Come Mase e come Governo stiamo lavorando per rendere l’ambiente centrale nelle scelte economiche, e in questo percorso la voce dei giovani è irrinunciabile e sarebbe un errore imperdonabile non ascoltarla. Serve il loro impegno civile, servono le loro idee e la loro passione e questo vale soprattutto sulle questioni ambientali: le nostre ragazze e i nostri ragazzi devono essere protagonisti di un dibattito che riguarda innanzitutto il loro futuro. Sono pronto ad ascoltare e a confrontarmi: non possiamo perdere più tempo”.
I giovani al centro del dibattito sul clima
Secondo i ragazzi e le ragazze, tra cui i rappresentanti delnostro Movimento Giovani, che sono intervenuti oggi, è necessario mettere al centro dell’agenda politica la volontà di dare una risposta all’attuale crisi climatica che affligge la vita dei bambini, soprattutto quelli già colpiti da disuguaglianze e discriminazioni, essendo i più esposti ad essa.
Tuttavia, quando si parla di minori, questi sono spesso considerati solo come un gruppo vulnerabile invece che essere riconosciuti come soggetti attivi e agenti di cambiamento, tanto che meno del 4% dei progetti, prende in considerazione in modo esplicito e significativo le esigenze e il coinvolgimento dei bambini.
Oggi 160 milioni di bambine e bambini sono esposti a siccità gravi e prolungate. Entro il 2050, 24 milioni di bambini saranno denutriti a causa della crisi climatica. Secondo una nostra stima, il numero di bambine che rischiano di subire il duplice rischio degli impatti del cambiamento climatico e del matrimonio infantile è destinato ad aumentare del 33%, raggiungendo quasi i 40 milioni entro il 2050. C’è un’enorme carenza di fondi per molti Paesi colpiti dalla crisi climatica e alimentare. Infine, solo il 2,4% dei principali fondi globali per il clima può essere classificato come sostegno ad attività che rispondono alle esigenze dei bambini, nonostante oltre un miliardo di bambini sia ad altissimo rischio di subire gli impatti della crisi climatica.
Le proposte dei giovani per la crisi climatica
I ragazzi e le ragazze presenti oggi all’evento hanno sottoposto al Ministro dell’Ambiente Fratin diverse proposte di estrema rilevanza, raccomandandosi prima di tutto di riconoscere l’urgenza della crisi climatica.
- Nell’ambito dell’educazione, le richieste erano focalizzate principalmente sui programmi scolastici perché educhino alla consapevolezza sulla crisi climatica e promuovano la partecipazione dei giovani a politiche e azioni per il clima, accompagnando ragazze e ragazzi verso lo sviluppo di green skills.
- Sul tema energetico, la richiesta al governo è di portare l’obiettivo di riduzione delle emissioni previsto dal nuovo PNIEC (Piano Energia e Clima).
- Non sono mancate poi le proposte che riguardano il sistema agroalimentare incentrate sulla riduzione dell’utilizzo del carbone e dei pesticidi e sulla gestione sostenibile del suolo.
- Per affrontare la sfida della sostenibilità urbana, i giovani si sono rivolti al governo affinché investa sull’ammodernamento e l’estensione del trasporto pubblico e promuova progetti di riqualificazione urbana per contrastare l’effetto isola di calore nelle città e migliorare la biodiversità.
- Durante l’evento si è parlato, infine, di finanza climatica e qui i giovani hanno chiesto investimenti per le comunità colpite dai disastri climatici e che tengano in considerazione i diritti, i bisogni e la voce dei bambini, attraverso l’utilizzo di indicatori child-responsive.
Le voci dei bambini…
Per affrontare davvero la crisi climatica, è fondamentale mettere i diritti dei bambini al centro della risposta e garantire che le voci dei bambini siano ascoltate. Come ha ricordato Raffaela Milano, Direttrice Programma Italia-Europa di Save the Children Italia, durante l’incontro di oggi:
“Di fronte all’urgenza della crisi climatica, che minaccia il futuro delle attuali e future generazioni, vogliamo essere al fianco dei ragazzi e delle ragazze e della loro richiesta di vivere in un ambiente pulito, sano e sostenibile, imprescindibile per la realizzazione degli altri diritti. Auspichiamo che le istituzioni vedano sempre più i giovani e i minori come attori di cambiamento, e che istituiscano dei processi formali e realmente inclusivi in cui la loro voce e le loro idee possano informare le azioni dell’Italia verso una transizione giusta più che mai necessaria, anche includendoli nelle delegazioni nazionali ufficiali ai Summit globali, quali la COP28”.
Esposti anche in una mostra, i lavori sul tema del cambiamento climatico e della protezione dell’ambiente di oltre 600 studenti e studentesse tra i 7 e i 13 anni di 14 istituti comprensivi delle città e province di Milano, Firenze, Roma, Napoli, Padova, Chieti, Bari, Reggio Calabria.
Tante le idee proposte da bambini e adolescenti delle scuole: una legge per punire chi sporca, più alberi – uno per ogni bambino nato -, più parchi e spazi verdi nelle grandi città, più piste ciclabili. C’è chi propone il divieto dell’uso di pesticidi “dannosi per l’uomo e per le api, prima che si estinguano”, e metodi alternativi più sostenibili: ecco allora le “bucce di banana e i fondi di caffè per fertilizzare le piante”, ma anche autovetture con il tetto a pannelli solari che si ricaricano quando è in movimento, edifici con il cemento mangia-smog, incentivi per la vendita di prodotti sfusi nei supermercati.
Bambine, bambini e adolescenti chiedono anche più informazione per sensibilizzare all’urgenza del cambiamento: dalle campagne pubblicitarie per ridurre l’uso della plastica e incentivare la raccolta differenziata alle app interattive per organizzare giornate di pulizia. Pratiche virtuose a partire dalla scuola, e allora ecco la richiesta di sostituire tutto il materiale plastico con materiali biodegradabili, di rubinetti a sensore per non sprecare l’acqua e di contenitori per la raccolta differenziata in ogni classe”.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.