Emergenza Nepal: il terrore dopo la seconda scossa
Un altro grande terremoto ha scosso due giorni fa il Nepal, causando nuovi morti e feriti fra il già maltrattato popolo nepalese.
L'epicentro del sisma di magnitudo 7.4 è stato vicino al campo base dell’Everest, nel nord-est del paese. Mentre l'entità del danno è ancora sconosciuta, più di 40 persone sono morte e più di 1.000 sono ferite. Pubblichiamo la testimonianza di Dave Wardell, del nostro staff in Nepal, che ci ha parlato del nuovo terrore provocato da questo secondo terremoto.
La sensazione della terra che trema sotto i tuoi piedi è terrificante, sembra che non smetterà mai di tremare, ma fortunatamente lo ha fatto, e sono stato fortunato, perché non ne sono uscito ferito.
Per il popolo nepalese, soprattutto per i bambini, il terrore ora è maggiore. Molte delle persone che stavano rientrando nelle loro case, sono di nuovo per strada. E con la stagione dei monsoni in arrivo, il rischio di malattie e infezioni per i bambini è enorme.
Durante l'ultima scossa, molti altri edifici di Kathmandu sono stati distrutti e ci sono segnalazioni di persone morte a causa di frane a Sindhupalchowk - una delle zone più colpite dalla prima scossa di terremoto. In questo momento, stiamo valutando la situazione per vedere come questo secondo terremoto abbia colpito famiglie e bambini.
Abbiamo già raggiunto più di 67.000 persone distribuendo oggetti vitali, tra cui teloni e kit per l'igiene, e stiamo lavorando per creare cliniche mobili per fornire ai bambini e alle loro famiglie servizi sanitari di base. Con i monsoni in arrivo è necessario agire il più rapidamente possibile.
Le piogge rendono le strade difficili da percorrere e con più di 320.000 bambini senza casa, dobbiamo garantire che le famiglie abbiano un riparo adeguato e i generi di prima necessità.
Save the Children è la più grande organizzazione dedicata ai bambini presente in Nepal. Con più di 400 dipendenti locali, stiamo distribuendo aiuti in alcune delle zone più colpite, tra cui Gorkha e Valle di Kathmandu.
Nella nostra prima risposta all’emergenza abbiamo cercato di raggiungere 600.000 mila persone con forniture di primo soccorso e siamo già arrivati a 67 mila. Abbiamo inoltre istituito degli Spazi a Misura di Bambino, in cui i minori giocando possano ricevere il giusto supporto per superare l’esperienza traumatica del terremoto. Attualmente stiamo valutando i danni della seconda scossa per implementare la nostra risposta all'emergenza.