Crisi in Sudan: centinaia di bambini non accompagnati in fuga
Marie-Sophie Schwarzer / Save the Children
Dopo 16 mesi di conflitto e crisi in Sudan, i pesanti combattimenti costringono sempre più persone a fuggire.
Sono circa 500 le bambine e i bambini separati e non accompagnati che sono arrivati negli Stati del Nilo Blu e di Gedaref in sei settimane.
Crisi in Sudan: bambini in fuga senza genitori
Le famiglie stanno fuggendo negli Stati del Nilo Blu e di Gedaref, con un numero crescente di bambini che arrivano senza genitori. Lo dimostrano che le rilevazioni da parte del nostro personale che si occupa di protezione: negli Stati del Nilo Blu e di Gedaref, almeno 451 bambini (tra il 29 giugno e il 14 agosto), sono stati costretti a intraprendere il pericoloso viaggio verso la salvezza senza i loro genitori, il numero più alto mai registrato in un periodo così breve dall'inizio del conflitto nell'aprile 2023.
“Il nostro personale negli Stati del Nilo Blu e di Gedaref accoglie ogni giorno almeno nove bambini senza genitori nei campi per sfollati. Durante la mia visita al campo di Gedaref, il mese scorso, ho visto arrivare nei nostri centri di accoglienza minori che avevano affrontato viaggi terribili completamente esausti e molti con segni di malnutrizione”, ha dichiarato Mary Lupul, Direttore umanitario di Save the Children in Sudan.
Crisi in Sudan: le conseguenze dello sfollamento per i bambini
L'escalation di violenza nella capitale dello Stato di Sennar, Sinja, il 29 giugno, ha scatenato combattimenti che hanno provocato lo sfollamento di circa 725 mila persone, oltre la metà delle quali si stima siano bambini, secondo i dati del Displacement Tracking Matrix dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM DTM).
Le bambine e i bambini che sono stati separati dalle famiglie sono esposti a un rischio molto più alto di violenza, abuso e sfruttamento, tra cui la tratta, il reclutamento in gruppi armati e la violenza sessuale e di genere. In questa crisi, come in tutte le altre, è fondamentale proteggere la vita dei bambini: chiediamo un cessate il fuoco immediato e progressi risolutivi verso un accordo di pace duraturo, e che la comunità internazionale si faccia avanti e metta a disposizione i fondi e le risorse necessarie.
Sudan: la più grande crisi per numero di sfollati
In Sudan si sta verificando la più grande crisi per numero di sfollati al mondo, eppure questa crisi non riceve l'attenzione che merita.
Inoltre, questo mese il Ministero degli Interni ha riferito che le forti piogge in diverse parti del Paese hanno causato la morte di almeno 68 persone. Le forti piogge e le inondazioni in corso stanno aggravando le sofferenze delle famiglie e dei bambini in fuga dai combattimenti, a causa di strade fangose e impraticabili che rendono difficile portare i rifornimenti essenziali, tra cui cibo e medicine, alle persone che ne hanno bisogno.
Ribadiamo ancora una volta che la crisi in Sudan, dopo oltre 16 mesi di conflitto, ha ucciso e ferito migliaia di bambini, costretto molti di loro al lavoro minorile, distrutto l'assistenza sanitaria e l'educazione, stravolto i sistemi alimentari. Pochi ne parlano, ma siamo di fronte alla peggiore crisi di sfollamento di bambini al mondo, con 6,7 milioni di minori costretti a lasciare le loro case.
Il nostro intervento
A Gedaref, abbiamo allestito uno spazio a misura di bambino dove i più piccoli possono giocare e tornare a essere bambini. Sono al riparo dai combattimenti e ricevono sostegno psicosociale dal nostro staff.
In collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Sociale, il Consiglio di Stato per l'Assistenza all'Infanzia e l'Unità per la Protezione della Famiglia e dell'Infanzia, stiamo sostenendo i bambini separati e non accompagnati con assistenza provvisoria che include beni di prima necessità, a Damazine, nello Stato del Blue Nile.
Operiamo in Sudan dal 1983 e attualmente sosteniamo bambine, bambini e le loro famiglie in tutto il Paese fornendo assistenza sanitaria, nutrizionale, educativa, di protezione dell'infanzia, di sicurezza alimentare e sostegno ai mezzi di sussistenza. Sosteniamo anche i rifugiati sudanesi in Egitto e nel Sud Sudan.
Per approfondire, leggi il comunicato stampa.