Cosa sta succedendo in Siria: il conflitto e la situazione oggi

*Ultimo aggiornamento 24/01/2025


Nel marzo 2011 il governo siriano, guidato dal Presidente Bashar al-Assad, ha assistito ad una serie di proteste senza precedenti, a favore della democrazia nel Paese. I manifestanti chiedevano la fine del regime di Assad, che nel 2000 ha preso il posto del padre, Hafiz al Assad, in carica dal 1971. Per reprimere le manifestazioni, le autorità hanno fatto ampio uso di forze di polizia e militari, cercando di arginare con violenza le proteste.

Al momento la situazione in Siria è in rapida evoluzione. Gli eventi degli ultimi giorni hanno portato la  Siria ad un punto di svolta critico, da affrontare con cauto ottimismo per il futuro, poiché i bisogni dei bambini non sono mai stati così alti.

Quando e perché è iniziata la guerra in Siria

Sebbene sia impossibile individuare quando la rivolta si sia trasformata da un movimento di protesta prevalentemente pacifico in una ribellione militarizzata, gli scontri armati sono diventati sempre più comuni e nel settembre 2011 le milizie ribelli organizzate erano regolarmente impegnate in combattimenti con le truppe governative nelle città della Siria. 

A fine 2019, nel nord-ovest del Paese abbiamo assistito ad un aumento delle violenze, mentre attacchi aerei, bombardamenti e combattimenti a terra si sono intensificati nelle aree di Aleppo ed Idlib, portando all'uccisione di centinaia di civili e allo sfollamento di più di 850.000 persone. 

Gli aiuti umanitari nel nord ovest, provenienti da oltre confine, sono stati limitatamente autorizzati dalle Nazioni Unite aggravando la situazione della popolazione civile. Nel 2020 i rapporti di forza sono cambiati portando ad un congelamento del conflitto con un cessate il fuoco per il nord ovest del Paese, il governo siriano che consolida il controllo su vaste aree di territorio, tra cui Homs, Ghouta orientale, Damasco meridionale e Daraa. Mentre nel nord est del Paese le forze curde rafforzavano il controllo sulle zone di Raqqa e al confine con l’Iraq.

In uno scenario così frammentato dei gravissimi terremoti il 6 e il 20 febbraio 2023 che hanno colpito le zone del nord ovest del Paese hanno destabilizzato la situazione riportando l’attenzione internazionale sul conflitto e attualizzando le discussioni sull’accesso agli aiuti e sul controllo territoriale. Nel luglio 2023 le Nazioni Unite poi, non sono riuscite ad approvare la risoluzione sull’accesso degli aiuti umanitari oltre confine per il nord ovest del Paese, di fatto peggiorando sensibilmente la situazione dei civili.

Siria: la situazione oggi

La situazione in Siria oggi è ad un punto di svolta. A novembre 2024, la transizione di potere in Siria ha creato un'opportunità storica per i bambini e le loro famiglie. Anche se non è chiaro cosa ci riservi il futuro, per molti siriani, sia all'interno che all'esterno del Paese, c'è una speranza condivisa per un futuro più luminoso.  

Gli ultimi sviluppi hanno suscitato un cauto ottimismo per la pace, le opportunità e la realizzazione dei diritti dei bambini. Dall'inizio della guerra, quasi 14 anni fa, i bambini siriani hanno sofferto, e mentre la situazione continua a evolversi rapidamente, permangono l'enorme incertezza e le disarmanti conseguenze dei lutti e delle distruzioni portate dalla guerra. Il conflitto ha sconvolto il Paese, ha costretto milioni di persone ad abbandonare le proprie case e le proprie scuole, ha distrutto infrastrutture critiche e ha reso inaccessibile cibo e altri beni di prima necessità, lasciando mezzo milione di bambini in condizioni di malnutrizione. Ha anche lasciato un'intera generazione di bambini con ferite mentali inimmaginabili.

Anni di conflitti e crisi economiche in Siria, hanno portato i bisogni umanitari a livelli elevatissimi. Si stima che circa 16,7 milioni di persone, quasi due terzi della popolazione, abbiano bisogno di assistenza. Tra queste i minori sono il 45%, il che significa che in Siria 3 bambini su 4 necessitano di sostegno urgente.  

Nel corso degli anni ci sono stati più di 7,2 milioni di sfollati interni e quasi 5 milioni di siriani registrati come rifugiati nei Paesi della regione, tra cui la Turchia, il Libano, la Giordania, l'Iraq e l'Egitto, oltre che negli Stati dell'UE.  Visti gli ultimi sviluppi, migliaia di persone stanno provando a ritornare in Siria.

La sicurezza alimentare in Siria rimane ancora critica: 9,1 milioni di persone si trovano ad affrontare condizioni di grave insicurezza alimentare, di cui 1,3 milioni gravemente colpite, e altri 5,4 milioni a rischio di fame [1].

Inoltre, l'attuale l’escalation a Gaza ha avuto un impatto anche sulla Siria: negli ultimi mesi, numerosi attacchi in diverse parti del Paese hanno causato vittime e danneggiato strutture civili. Le infrastrutture civili e i servizi pubblici, tra cui l'approvvigionamento idrico, l'elettricità, scuole e sanità sono state fortemente impattate dal conflitto, il 42% della popolazione fa affidamento su fonti d’acqua non sicure. I campi per sfollati nel paese presentano condizioni di vita inadeguate, senza accesso a ripari, acqua potabile, cibo, assistenza sanitaria e psicologica adeguata [2].

La situazione delle bambine e dei bambini siriani

Questi anni di conflitto in Siria hanno colpito più duramente coloro che sono meno responsabili: i bambini e le bambine. Il numero di bambini uccisi o feriti nel conflitto è talmente alto quanto impreciso e si stima che siano decine di migliaia. All'inizio del 2024, oltre 2,5 milioni di bambini erano sfollati all'interno della Siria.

Questi bambini hanno bisogno del tuo aiuto. Con una donazione, anche piccola, puoi portare soccorso a tanti bambini. Per loro, il tuo sostegno può davvero fare la differenza tra la vita e la morte. Dona ora.

Oltre 1.300 strutture sanitarie ed educative, incluse le scuole, sono state direttamente oggetto di attacchi. Si stima che 2,4 milioni di bambini siano fuori dalla scuola, con molte scuole danneggiate a causa del conflitto o riadattate come rifugi [3]. In tutta la Siria, dal 2 dicembre 2024 sono stati ricoverati oltre 800 bambini e 500 donne per essere curati per malnutrizione [4].

Il conflitto inoltre ha avuto un impatto drammatico sul benessere fisico, mentale, emotivo e psicosociale dei minori. Milioni di bambine e bambini in Siria vivono nella paura quotidiana che bombardamenti aerei possano distruggere le loro case e uccidere i loro cari; hanno paura di non poter più andare a scuola, sono spaventati perché non sanno se riusciranno ad avere un pasto fisso, hanno paura perché potrebbero essere separati dalla propria famiglia in qualsiasi momento. 

Con la nostra campagnaStop alla guerra sui bambini vogliamo dire basta alla sofferenza che milioni di loro sono costretti a subire nei paesi in guerra. Ascolta anche la nostra serie di podcast dal titolo “Children of War” per alzare la voce sulle guerre di ieri e di oggi. Ascolta il podcast dedicato alla guerra in Siria.

Donne e bambine in Siria: violenza di genere

Gli anni di conflitto in Siria hanno notevolmente esacerbato le disuguaglianze di genere e aumentato i rischi di violenze contro donne e ragazze all'interno e all'esterno del paese. Norme socio-culturali normalizzano la violenza di genere, e impattano fortemente il benessere di donne e bambine e ne erodono i diritti [5].

Tante donne e ragazze siriane subiscono GBV (Gender Based Violence – Violenza di Genere), tra cui: matrimoni precoci, molestie e violenze sessuali, abusi emotivi, psicologici e fisici, negazione di risorse economiche. I matrimoni precoci, nel difficile contesto del conflitto, sono una strategia finanziare per far fronte alla crisi economica, ed al contempo una misura di “sicurezza” per proteggere le ragazze da altre violenze sessuali.

Il silenzio rimane il meccanismo di reazione più comune tra le sopravvissute alle violenze. Quelle che hanno avuto accesso a servizi di supporto confermano quanto questi siano positivi nel restaurare la propria salute psico-fisica [6].

Il nostro intervento in Siria per proteggere i bambini

Dall'inizio della crisi stiamo lavorando instancabilmente per raggiungere i bambini e le bambine più vulnerabili rimasti/e all'interno della Siria. Operiamo in Siria dal 2012 e sosteniamo le famiglie sfollate nel Paese, sia direttamente che attraverso partner locali, distribuendo pacchi alimentari, acqua e altri beni di prima necessità. 

Abbiamo sostenuto 8,3  milioni di persone, di cui 4,8 milioni di bambini e bambine, fornendo assistenza sanitaria, accesso ai servizi igienici e acqua pulita, supporto nutrizionale, sostegno psicosociale, accesso all'istruzione per i minori e accesso degli adulti a un reddito sostenibile. 

Nello specifico, in risposta all'escalation delle ostilità alla fine di novembre 2024, abbiamo fornito assistenza critica alle famiglie colpite, garantendo a bambini e famiglie l'accesso a cibo, acqua e altri beni di prima necessità. Ecco come abbiamo sostenuto la popolazione in Siria:

  • Fornendo kit di alimentazione supplementare e pasti pronti per le famiglie sfollate che si trovano in condizioni di insicurezza alimentare. 

  • Distribuendo coperte per proteggere le famiglie sfollate dalle rigide condizioni invernali, set da cucina per la preparazione dei pasti e articoli essenziali.

  • Fornendo ai bambini un supporto nutrizionale per prevenire la malnutrizione nelle aree colpite dalla crisi.

  • Distribuendo kit per l'igiene, contenenti sapone e altri articoli essenziali, per la prevenzione di malattie e disturbi causati da pratiche igieniche inadeguate.

  • Creando spazi sicuri in cui i bambini possano giocare e riprendersi e sostenendo il loro apprendimento in spazi educativi sia informali che formali.

  • Costruendo e migliorando i servizi igienici nei centri per sfollati per rispettare la privacy in base al genere.

  • Potenziamento dei rifugi collettivi con luci solari, internet, accesso all'energia e all'acqua e conservazione del calore per i mesi invernali

  • Supportando economicamente le famiglie per l’acquisto di cibo, medicine, alloggio o qualsiasi altra cosa di cui abbiano bisogno per rimettere insieme i pezzi della loro vita. 

Anche tu puoi aiutarci nel nostro intervento. Con 15€ puoi proteggere 1 famiglia con una tenda resistente e calda.

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Note:

[1] FS - Cluster,

[2] Syria war: Average of one child injured or killed every eight hours over past 10 years - UNICEF 

[3] ReliefWeb humanitarian needs

[4]  ReliefWeb update

[5] [6] Humanitarian response Syria 

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