Combattere la malnutrizione con interventi tempestivi
Lokuru, mamma di Hakaroom un bambino di 1 anno, a causa della siccità che colpisce da anni il Paese non aveva cibo per il suo bambino e la sua famiglia e ha deciso così di portarlo in un nostro centro di stabilizzazione per la malnutrizione.
In Sud Sudan infatti, a causa delle siccità, 5,7 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare e 1,8 milioni di bambini soffrono di malnutrizione. Questa è considerata la peggiore crisi alimentare dalla grave siccità che aveva colpito la regione del Corno d’Africa nel 2011.
Lokuru non solo era preoccupata per la mancanza di cibo, ma il respiro di suo figlio era diventato pesante e affaticato, in particolare durante la notte. Inoltre, nonostante le temperature della sera fossero più basse, Hakaroom aveva spesso la febbre alta.
Una volta visitato, una nostra infermiera gli ha diagnosticato una polmonite grave e per questo è stato portato al presidio sanitario, supportato da noi, dove ha iniziato a ricevere le cure più adatte.
“Senza le cure tempestive Hakaroom non sarebbe sopravvissuto” racconta il Dottor Muorwel Dhol che lavora presso il centro sanitario.
Senza interventi mirati e tempestivi molti bambini rischiano la vita per la malnutrizione e per malattie come la polmonite.
A causa della siccità inoltre la situazione economica delle famiglie è drammatica, in Sud Sudan sono 1,2 milioni i bambini che non vanno a scuola. Tutto ciò compromette inevitabilmente il futuro dei bambini con il rischio di entrare nel circolo vizioso della povertà.
In situazione di emergenza sono i bambini piccoli quelli più a rischio. Per questo è fondamentale l’aiuto umanitario per garantire alle famiglie i beni di prima necessità per prevenire la malnutrizione, le malattie e la morte.