Benefici dello sport per bambini e adolescenti

Roger Lo Guarro per Save the Children

All'apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, ricordiamo che lo sport ha una importanza fondamentale non solo per la crescita e la salute di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, ma influisce notevolmente anche sul loro benessere pisco-sociale.

Purtroppo, però, in contesti di deprivazione economica e sociale fare sport è una delle prime attività che viene compromessa. Grazie alle doti educative, sosteniamo lo sport in molti dei nostri interventi

I benefici dello sport 

Favorire l’accesso ad attività sportive significa sostenere la partecipazione e inclusione sociale, valorizzare le abilità e le competenze di bambini e bambine, ragazzi e ragazze e incidere positivamente sul loro futuro

Lo sport favorisce le relazioni, aiuta a gestire i conflitti, a confrontarsi con i propri coetanei, con mondi e culture diverse: è uno strumento educativo che permette di approfondire la conoscenza di sé stessi e del contesto in cui si vive. La pratica sportiva è un collante sociale soprattutto per gli adolescenti, è un canale attraverso il quale far emergere i propri desideri e le proprie aspirazioni.

Le doti educative per favorire lo sport

I minori che vivono in contesti vulnerabili sono spesso costretti a rinunciare alle attività sportive pomeridiane perché le famiglie non possono permetterselo. In Italia, il 58,4% di minori in condizione di fragilità non possono permettersi attività di svago fuori casa a pagamento. (Dati Openpolis).

Per sostenere la partecipazione sportiva anche nei contesti più fragili, proponiamo laboratori e attività specifiche nei nostri spazi: Le doti sono percorsi educativi personalizzati destinati a minori tra i 6 e i 17 anni in condizioni certificate di disagio socio-economico. Ilary è tra le ragazze che ha seguito uno di questi percorsi. È di Brindisi e ha talento e passione per il calcio, un’attività ancora più complicata per le donne, soprattutto a livello professionale, a causa dei tanti stereotipi di genere che possono condizionare la loro carriera. Guarda il video con la sua storia:
 

Nell’ambito del progetto DOTi: Diritti e Opportunità per Tutte e tutti, sostenuto dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai grazie ai fondi dell’8x1000, sono tante le doti che sono state destinate a finanziare attività sportive o kit sportivi. Hanno permesso di sostenere corsi di nuoto, di ballo, corsi di arti marziali, iscrizioni a scuola calcio e a palestre, ma anche a corsi di pallavolo e di rugby. Solo nel 2023, delle 361 doti erogate, il 53,3% è stato destinato ad attività sportive.

Doti educative: la storia di Stefano

Per Stefano ricevere un monopattino ha significato affrontare diversamente le sue giornate. Gli operatori del Punto Luce, attraverso un percorso di ascolto e analisi dei bisogni del ragazzo, hanno intuito che l’acquisto del monopattino acrobatico, con relativo kit protettivo, gli avrebbe permesso di allontanarsi, almeno per qualche ora al giorno, dal contesto abitativo e familiare in cui vive. Lasciando a casa le responsabilità di cura di cui si fa carico quotidianamente e di frequentare il parco di skateboard del quartiere con i suoi coetanei

Gli operatori ci raccontano che oggi Stefano è più sereno, ha acquisito una maggiore autonomia e autosufficienza, riesce a vivere con spensieratezza i momenti di divertimento con i suoi amici. Il suo benessere psicofisico sta, inoltre, giovando anche sul suo rendimento scolastico che, a causa delle problematiche familiari, era notevolmente calato. 

Doti educative: la storia di Giorgia

Giorgia, vive con sua madre in una casa popolare, alla periferia di una grande città. Trascorre molti pomeriggi da sola, non ama socializzare con i propri coetanei. Negli anni si è avvicinata al Punto Luce, ma restando sempre diffidente e scostante. Le operatrici dello spazio sono riuscite, a piccoli passi, ad avvicinarla e a dialogare con lei, comprendendo la rabbia e la solitudine che l’accompagna. 

Non ama stare in gruppo, spesso litiga con gli altri, proprio per tenerli lontani, e anche a scuola la situazione non cambia. Per questo motivo, dopo essersi confrontate con la rete territoriale che ha in carico il nucleo familiare della ragazza, le operatrici del Punto Luce le hanno proposto di sostenere la sua passione per la pallavolo con una dote. “Crediamo che uno sport di squadra la possa aiutare a migliorare le sue difficoltà relazionali – dicono le operatrici - e che l'avere un impegno fisso durante la settimana la aiuti a stare fuori casa, in contesti positivi”. 

Giorgia ora frequenta regolarmente il corso di pallavolo con entusiasmo e passione. Gli allenatori della squadra sono soddisfatti del suo percorso, la ragazza si sta impegnando e si sta aprendo alle relazioni con i coetanei, con un approccio sempre meno ostile. 

Aspirazioni dei ragazzi e contesti socioeconomici

Come dimostra una nostra recente ricerca “Domani (Im)possibili” la possibilità di coltivare le proprie aspirazioni è strettamente legata alla condizione socioeconomica e culturale di partenza. Chi vive in condizioni di deprivazione, sviluppa anche minor fiducia verso il futuro e definisce le proprie aspettative in un contesto di incertezza e precarietà

Lo sport è, quindi, uno degli strumenti attraverso il quale possiamo rafforzare e sostenere i desideri e le aspirazioni dei giovani per far fiorire i loro talenti.

Per approfondire:

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