emergenza guerra

La nostra preoccupazione è per i bambini che si lasciano alle spalle una realtà fatta di guerra, violenza e distruzione. È fondamentale garantire loro un passaggio sicuro e dignitoso.

Il campo di Al Hol è ormai sovraffollato e le condizioni sono al limite della sopravvivenza: il terreno è infestato di cumuli di rifiuti e fogne a cielo aperto, con il rischio incombente del propagarsi di malattie ed epidemie.

Per sensibilizzare l'opinione pubblica su questa situazione drammatica e inaccettabile abbiamo organizzato delle fiaccolate in diverse città del mondo.

La testimonianza di Maria Zaino, una delle voci di Underadio che ha partecipato alla giornata del 3 ottobre, per commemorare le vittime del naufragio di Lampedusa.

Le famiglie rischiano di pagare un prezzo esorbitante, strette come sono tra la paura di lasciare la città, in assenza di via di fuga sicure, e il rischio che, restando, le loro case si trasformino in postazioni militari.

L’assalto che incombe sulla città irachena di Mosul rischia di mettere in grave pericolo la vita di 600.000 bambini se non verranno garantiti immediatamente percorsi sicuri e altre misure per proteggere la popolazione.

Il forte aumento delle violenze e del numero di sfollati minaccia i progressi fatti in questi anni nel Paese.

Per i bambini affetti da malnutrizione grave. Ai bambini vengono somministrate le cure solo se i genitori possono fornire le medicine.

Sono oltre 1.500 i bambini vittime del sanguinoso conflitto che da marzo sta sconvolgendo lo Yemen: ogni giorno 3 bambini in Yemen muoiono nelle violenze e le armi esplosive nelle zone abitate stanno traumatizzando tante piccole vite.