Inaugurati a Casal di Principe, in un bene confiscato alla criminalità organizzata, i nuovi Punto Luce e Spazio Mamme per il contrasto alla povertà educativa dei minori e il sostegno ai genitori in condizioni di fragilità

Sono stati aperti oggi a Casal di Principe, in provincia di Caserta, all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata, il nuovo Punto Luce e lo Spazio Mamme di Save the Children, luoghi per contrastare la povertà educativa di bambini e ragazzi e per accompagnare le madri sin dai primissimi anni di vita dei propri figli. Le attività saranno realizzate in collaborazione con la Cooperativa EVA, da anni presente sul territorio con interventi a sostegno dell’infanzia e delle donne.

I due spazi sorgono in una struttura messa a disposizione dal Comune di Casal di Principe, situata in via Bologna 20/22. Nel Punto Luce, che sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19, bambini e adolescenti dai 6 anni in su avranno la possibilità di svolgere gratuitamente molteplici attività legate allo studio, all’utilizzo sicuro del computer e di internet, alla lettura, ai laboratori artistici, culturali e ricreativi, al movimento e al gioco creativo.

Lo Spazio Mamme - aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 13 e il mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 19 - è invece un luogo dedicato ai bambini tra 0 e 6 anni di età per offrire loro percorsi educativi stimolanti sin dai primissimi anni di vita e per rafforzare le capacità genitoriali degli adulti in condizioni di fragilità economica e sociale, grazie anche al coinvolgimento di pediatri, nutrizionisti e psicologi. Anche in questo caso i servizi sono totalmente gratuiti.

“Siamo particolarmente orgogliosi di partecipare al percorso di rinascita in atto nel territorio di Casal Principe e di contribuire così al rafforzamento di una vera e propria comunità educante, con il coinvolgimento delle famiglie, delle scuole, delle realtà territoriali e delle istituzioni, per offrire ai bambini e agli adolescenti le opportunità che meritano per vivere appieno la propria infanzia e costruire il futuro che sognano e al quale hanno diritto. I due spazi inaugurati oggi si aggiungono a quelli che già da alcuni anni abbiamo attivato in alcuni quartieri di Napoli, per venire incontro ai bisogni dei minori ma anche dei loro genitori in condizioni di fragilità, dando così continuità al nostro impegno in una regione dove il peso della povertà economica e di quella educativa si fa purtroppo sentire in modo fortissimo sul futuro dei bambini”, ha dichiarato Raffaela Milano, dei Direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro.

Più di 1 minore su 4, in Campania, vive in povertà relativa (il 27,9%, oltre la media nazionale del 22,3%[1]), una condizione che ha effetti devastanti sulle opportunità educative di bambini e ragazzi. Nella regione, infatti, 3 bambini e adolescenti su 4 (il 75,5%, la terza percentuale più alta nel Paese dopo Calabria e Sicilia) non riescono a svolgere attività culturali e ricreative, come leggere libri, fare sport, andare al teatro o al museo[2], mentre più del 18% dei ragazzi abbandona la scuola prima del tempo, meglio solo della Sicilia (23,5%)[3]. Inoltre, in Campania il 65% degli alunni non usufruisce della mensa scolastica[4], solo il 3% dei bambini accede ai servizi pubblici per l’infanzia[5] e in quasi 9 classi su 10, sia della scuola primaria che della secondaria di primo grado, risulta assente il tempo pieno a scuola[6]. Le scuole, inoltre, non sono spesso dotate di una serie di infrastrutture fondamentali per lo sviluppo armonico dei bambini. Basti pensare ad esempio che nella provincia di Caserta il 63% delle scuole secondarie di primo grado ha meno di un laboratorio ogni 100 studenti[7] e solo in 1 caso su 10 a scuola c’è almeno una palestra in ogni sede[8].

All’apertura del Punto Luce e dello Spazio Mamme sono intervenuti, tra gli altri, Renato Natale, sindaco di Casal di Principe; Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children; Daniela Santarpia, rappresentante legale e presidente Cooperativa E.V.A e Giovanni Allucci, presidente Consorzio Agrorinasce.

“L’amministrazione comunale di Casal di Principe ringrazia Save the Children per questa importante iniziativa. I minori sono il nostro futuro ed investire su di loro significa costruire le basi per una comunità solidale. Ringraziamo anche la cooperativa EVA, che da anni opera sul nostro territorio con competenza e passione. Noi cercheremo, da parte nostra, di impegnarci per migliorare sempre più i servizi a favore dell’infanzia, a cominciare dagli interventi nel piano sociale di zona”, ha affermato Renato Natale, sindaco di Casal di Principe.

“Quella offerta da Save the Children anche attraverso il Punto Luce è un'opportunità unica per accelerare i progressi dei ragazzi più vulnerabili. L'attenzione della Cooperativa EVA, che da 18 anni lavora per il contrasto alla violenza di genere, è rivolta soprattutto alle bambine e alle ragazze che sono le più esposte al circolo vizioso della mancanza di opportunità: è necessario infatti offrire loro nuovi orizzonti e nuove possibilità affinché crescano libere di scegliere e di autodeterminarsi”, ha dichiarato Daniela Santarpia, rappresentante legale e presidente Cooperativa E.V.A

“Il nostro impegno a Casal di Principe, in collaborazione con la cooperativa EVA e in sinergia con le scuole e con tutte le forze attive già da anni per lo sviluppo del territorio, si inserisce nell’ottica di un intervento integrato, che da un lato mira a rafforzare le capacità genitoriali degli adulti e dall’altro punta a fornire ai minori un prezioso supporto già dai primissimi anni della loro vita. Interventi adeguati in questa delicata fase dell’infanzia comportano infatti una serie di ricadute positive negli anni successivi e sono di fondamentale importanza per lo sviluppo emotivo, cognitivo e sociale dei minori e per la prevenzione della piaga della povertà educativa”, ha concluso Raffaela Milano.

“Sono molto soddisfatto che in un bene confiscato alla criminalità organizzata, nel centro cittadino di Casal di Principe, possa oggi sorgere una struttura di aggregazione per i più piccoli e per le loro mamme. Un’iniziativa che abbiamo il dovere di valorizzare” è quanto ha dichiarato Giovanni Allucci Presidente del Consorzio Agrorinasce.

Con il nuovo Punto Luce di Casal di Principe, sale a quota 23 la rete degli spazi ad alta densità educativa già attivati da Save the Children in 17 città italiane (3 a Napoli, 2 a Milano, Palermo e Roma, uno a Ancona, Bari, Brindisi, Catania, Genova, L’Aquila, Marina di Gioiosa Ionica, Potenza, San Luca, Sassari, Scalea, Torino e Venezia Marghera), dove sono stati finora raggiunti circa 12.500 bambini, tra cui 2.170 nei Punti Luce che sorgono nei quartieri napoletani di Barra, Chiaiano e Sanità a Napoli. Diventano invece 9 gli Spazi Mamme presenti in 8 città italiane (Milano, Bari, Napoli, Palermo, Roma, Torino e San Luca), con più di 11.780 minori finora raggiunti, tra cui oltre 5.890 nei due Spazi presenti a Soccavo Pianura e San Domenico, nel capoluogo partenopeo.

Alcune foto dell’apertura del Punto Luce e dello Spazio Mamme di Casal di Principe sono disponibili al seguente link: https://media.savethechildren.it/?c=1903&k=17f75d9d84

Per ulteriori informazioni:

Tel 06-48070023/63/81/82
ufficiostampa@savethechildren.org
www.savethechildren.it

[1] Fonte: ISTAT, elaborazione per Save the Children

[2] Vengono considerati i bambini e ragazzi 6-17 anni che non arrivano a svolgere, in un anno, quattro delle seguenti attività culturali: lettura di almeno un libro, sport continuativo, concerti, spettacoli teatrali, visite a monumenti e siti archeologici, visite a mostre e musei, accesso a internet. Fonte: ISTAT, elaborazione per Save the Children.

[3] Fonte: ELET, 2016. L’Early leaving from education and training è l’indicatore assunto in ambito europeo che dà conto dell’abbandono precoce in maniera campionaria e indiretta, misurando il tasso di giovani 18-24enni usciti dal sistema scolastico con il solo titolo della secondaria di I grado, o una qualifica non superiore ai due anni e non più in formazione. Nel 2016 il tasso di early leavers in Italia è stato del 13,8%.

[4] Elaborazione MIUR per Save the Children - Fonte MIUR anno scolastico 2015-2016

[5] Fonte ISTAT 2013

[6] Elaborazione MIUR per Save the Children - Fonte MIUR anno scolastico 2015-2016

[7] Fonte: elaborazioni INVALSI Questionario scuole per Save the Children.

[8] Ibidem