Mozambico: altri due minori decapitati a Cabo Delgado
A Cabo Delgado, domenica 13 giugno, altri due adolescenti di 15 anni sono stati decapitati. È successo a Palma, nella provincia settentrionale di Cabo Delgado in Mozambico.
I due 15enni sono stati uccisi insieme ad altri due adulti, come riporta un rapporto pubblicato giovedì dal giornale indipendente “Carta de Mocambique”.
“Siamo sconvolti e disgustati da questo crimine insensato. Bambine, bambini e adolescenti non dovrebbero mai essere un bersaglio in conflitto. Erano due adolescenti con tutta la vita davanti, eppure sono stati uccisi mentre erano in cerca di cibo, cercando di soddisfare i loro bisogni primari. Siamo vicini alle loro famiglie e ai loro amici”, ha dichiarato Chance Briggs, Direttore di Save the Children per il Mozambico.
Quella di Cabo Delgado è una guerra contro i bambini
Ancora una volta ci viene ricordato, nel modo più brutale, che il conflitto a Cabo Delgado è una guerra contro i bambini.
Un conflitto che sta avendo un impatto continuo, orribile e mortale sui minori. Contro di loro vengono commesse gravi violazioni: vengono uccisi, rapiti, reclutati dai gruppi armati. Gli autori di queste violenze devono essere chiamati a rispondere.
Sono almeno 364.000 i bambini che sono già stati costretti a fuggire dalle loro case e vivono in campi profughi o case sovraffollate.
Senza l’accesso ad assistenza sanitaria e acqua pulita, sono esposti a malattie letali come il colera e la malaria.
Gli attacchi ai bambini devono cessare
Tutte le parti in conflitto devono garantire che i bambini non siano bersagli e devono fare tutto il possibile per ridurre al minimo i danni nei confronti dei civili e cessare attacchi indiscriminati e sproporzionati contro i bambini.
Serve un maggiore monitoraggio di queste violazioni anche attraverso il meccanismo dell’Ufficio del Rappresentante Speciale del Segretario Generale ONU per i bambini nei conflitti armati cosicché i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni.
Proprio nelle situazioni di emergenza, infatti, i bambini sono i più vulnerabili e indifesi. Rischiano di essere feriti, sfruttati o uccisi, di perdere la famiglia, la casa e la scuola. Per questo da oltre 100 anni lavoriamo per salvare i bambini nelle emergenze. Con il tuo sostegno possiamo intervenire con rapidità nei contesti di crisi e portare soccorso. Ognuno dei nostri interventi, senza di te, non sarebbe possibile. Se vuoi, puoi aiutare questi bambini con una donazione.
Il resto del mondo deve farsi avanti e aiutare le bambine e i bambini di Cabo Delgado. I donatori devono garantire che i finanziamenti dedicati ai minori abbiano la priorità; servono urgentemente fondi per la loro protezione, salute, istruzione e per la salute mentale”, ha continuato Chance Briggs.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.