Every One, un’agente del cambiamento speciale è arrivata all’Assemblea delle Nazioni Unite
Vogliamo raccontarvi oggi l’esperienza di Elena, una ragazza che partecipa al nostro progetto SottoSopra, partita insieme a una delegazione di Save the Children per consegnare, durante l'assemblea delle Nazioni Unite, i braccialetti delle nascite, firmati da migliaia di persone che hanno visitato il nostro villaggio ad Expo.
Grazie a Save the Children, la settimana dal 20/09/2015 al 28/09/2015, ho potuto partecipare come delegata italiana, insieme ad altri 18 ragazzi di 17 paesi diversi, all'UNGA70 la settantesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.
È stata davvero un’esperienza incredibile che mi ha fatto aprire gli occhi sui problemi che ci sono negli altri paesi, e la passione che tutti i ragazzi mettevano nel portare avanti il proprio messaggio mi ha davvero colpita e ispirata.
Durante la settimana abbiamo avuto una serie opportunità uniche ed irripetibili, come conoscere Mogens Lykketoft e Ban Ki, moon (Presidente dell'Assemblea Generale e Segretario Generale delle Nazioni Unite), partecipare a pranzi con persone di rilievo come i parlamentari europei o la rappresentante delle Nazioni Unite contro la violenza sui bambini.
Uno dei tanti eventi a cui io ho partecipato, è stato: "Nothing about us Whitout us" che mi è davvero piaciuto perché ho trovato interessante il tema della trasparenza e del coinvolgere i cittadini sulle decisioni che li riguardano. Io ho potuto portare una mia testimonianza e ho parlato del villaggio di Save the Children all’Expo perché, a mio parere, è un ottimo esempio di come coinvolgere le persone ma soprattutto i bambini, anche divertendosi, su temi così rilevanti...
ho dovuto parlare al microfono, ero emozionata, mi tremavano un po' le gambe, ma ce l'ho fatta! Altri grandi eventi a cui ho partecipato sono stati il lancio dei 17 nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, dove ho conosciuto Malala (giovane premio Nobel per la pace), assistito al discorso del Papa e al concerto di Shakira; e il lancio della nuova Strategia Globale per la salute dei bambini, delle donne e degli adolescenti che sarà fondamentale per garantire il diritto alla salute per tutti…
Oltretutto domenica, proprio prima di partire, sono riuscita ad incontrare il Primo Ministro italiano, Matteo Renzi, a cui ho lasciato due messaggi molti rilevanti per me: il fatto che anche l'Italia si deve impegnare nella nuova strategia globale per la salute dei bambini, delle donne e degli adolescenti (gli ho consegnato il rapporto che ho preso durante l’evento di lancio!) e che l'Italia si impegni a risolvere i conflitti interni dei paesi da cui provengono tutti i rifugiati che arrivano da noi, rivendicando i loro diritti, soprattutto quelli dei bambini.
Sono stata molto felice perché Renzi mi ha assicurato che l'Italia si sta impegnando per questo e si è congratulato con noi per l'ottimo lavoro, sempre incoraggiandoci. Io, oltre a distribuire i laccetti di Agent of Change insieme ai miei compagni a più persone importanti possibili, avevo anche un mio compito speciale: cioè far firmare i braccialetti delle nascite per chiedere l’impegno di tutti, e in particolare delle istituzioni, per sconfiggere la mortalità.
Sono soddisfatta ne ho raccolti tanti e sono riuscita a far firmare anche Ban Ki moon e Renzi! Anche se le giornate erano molto impegnative e stancanti, senza magari neanche il tempo per comprare dei souvenir, noi ragazzi abbiamo legato molto, instaurando un rapporto davvero fantastico, anche se per solo una settimana.
Siamo diventati una famiglia di Agenti del Cambiamento! Grazie a loro ho capito cosa devo fare per i giovani del mio paese... mi hanno cambiata... ma in meglio! Adesso so che voglio essere ancora più attiva e portare questo messaggio a tutti i ragazzi che conosco, soprattutto a quelli del mio gruppo di SottoSopra.