Imparando ad essere grande: 45 ragazzi, un rapper e un sogno in comune
Sono parole e immagini che arrivano dritte al cuore quelle del brano rap e videoclip “Imparando ad essere grande”, scritto, cantato ed interpretato da 45 ragazzi adolescenti, italiani e non, che vivono a Torino, supportati dal rapper Zuli.
Mentre le ascoltiamo quello che accade, a noi adulti, è un ritorno a quando anche noi grandi non eravamo ancora.
Le differenze però sono tante. Perché molte di queste parole sono quelle di ragazzi partiti da paesi come Albania, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Egitto, Guinea Conakry, Marocco, Nigeria, Senegal e Tunisia, ancora adolescenti, da soli, con la speranza di poter costruire un futuro possibile nel nostro Paese, dopo aver vissuto le conseguenze di conflitti, violenze o estrema povertà.
Dal 2014 sono stati 80.000 i minori giunti soli in Italia, molti hanno continuato il loro viaggio verso il nord Europa, altri sono rimasti. Quasi 11.000 sono oggi accolti nel sistema di accoglienza e protezione nel nostro Paese e, insieme a chi è già diventato maggiorenne qui, affrontano ogni giorno il loro percorso di inserimento a vari livelli nel tessuto sociale dei nostri territori.
Questi ragazzi si sentono di dover crescere in fretta, in un modo nuovo tutto da capire, alle prese con la necessità di ri-imparare a studiare, lavorare e fare progetti in un paese nuovo.
“Dalla Sicilia fino a qua, ora sono al sicuro, posso avere degli obbiettivi ed un futuro, gli amici sono la famiglia che scegli, sotto lo stesso sole che ci scalda per restare svegli”, dicono le parole della canzone.
L’opzione migliore è quella di farsi forza insieme, insieme anche, e soprattutto, agli “altri” adolescenti italiani, con i quali condividono ogni giorno la vita in città e la sfida di diventare cittadini consapevoli del Pase che li ha accolti.
Mettere in moto le migliori energie per farsi forza insieme e promuovere concretamente la piena integrazione dei minori stranieri non accompagnati è proprio l’obiettivo del progetto “Together, costruiamo insieme il futuro”, finanziato dalla fondazione “Never Alone – per un domani possibile”, e realizzato in partnership, a Torino, con il Comune e le cooperative sociali Esserci e Terremondo. Così è nata, tra le altre iniziative, anche l’esperienza artistica partecipata del LABORATORIORAP®, condotto dal rapper ZULI e dall’Associazione Large Motive, nel quale i ragazzi hanno preso la parola, tutti insieme, tra diversità ed appartenenze, attraverso la condivisione di un’esperienza comune, uniti dalla musica e motivati dalla voglia di farsi sentire e di cantare il proprio punto di vista sull’integrazione.
Le energie messe in campo in questa iniziativa sono quelle dei ragazzi dei nostri tre progetti nati da tempo anche a Torino, CivicoZero, Sottosopra - Movimento giovani per Save the Children e UndeRadio – la voce ai ragazzi, insieme a quelle del progetto YEPP Porta Palazzo, che hanno unito le loro forze per poter raggiungere coetanei e adulti con una strumento accattivante e immediato, come “Imparando a essere grande”, che ci aiuta a capire che cosa significa per i minori stranieri non accompagnati affrontare e vincere la sfida dell’integrazione.
“In questo progetto ho avuto la possibilità di confrontarmi con i ragazzi di tanti paesi diversi che frequentano il centro CivicoZero: mi sono divertita un sacco, ma anche emozionata quando ho ascoltato alcune storie dove le difficoltà non mancano” ha raccontato Jasmine, ragazza del progetto YEPP Porta Palazzo.
“Ho partecipato a questo e ad altri progetti e laboratori con CivicoZero, quest’anno ho pure parlato in pubblico al Salone del Libro di Torino, mi batteva forte il cuore, ma sono stato contento di esserci riuscito.” racconta Mohamed, originario dell’Egitto, presentando se stesso.
Prosegue Chiara di UndeRadio: “Di solito non sono io a parlare ad un pubblico, ma oggi mi sembrava importante provarci”; infine Martina, una ragazza del progetto Sottosopra emigrata dalla Germania all’Italia, ricorda che “Diventare grandi per noi significa nascere in un contesto e crescere in un altro”.
Mettersi alla prova nonostante le difficoltà, farsi sentire, scoprire il valore delle diversità ed imparare sempre. E’ questo che i ragazzi e le ragazze che hanno preso parte a questa esperienza ci insegnano con le parole e con i fatti.
Questa, però, è solo una delle tante attività del progetto “Together, costruiamo insieme il futuro”, che anche a Roma e a Catania, sostiene i minori e neomaggiorenni stranieri (17-19 anni) accolti in questi territori, con attività di formazione linguistica, orientamento e ricerca lavoro, supporto abitativo, attività artistiche e ludico ricreative.