Siria: la storia di un bambino torturato e ucciso durante il conflitto (VIDEO)
Mentre a Ginevra non è ancora certo l'accordo tra le parti in conflitto in Siria, per permettere l’accesso agli aiuti umanitari nella città di Homs, nel paese i bambini continuano a morire.
Mortasem è uno dei tanti minori che non diventerà adulto, perché è stato torturato e ucciso.
Ruqaya è sua madre, conserva con sè le poche cose che restano del figlio e non riesce a sopportare il pensiero del dolore che il ragazzo deve aver provato prima di essere assassinato.
I bombardamenti erano continui nel loro villaggio. Durante la notte per ripararsi dai proiettili l’intera famiglia aveva trovato riparo in un fossato vicino casa. La loro abitazione infatti era già stata colpita 3 volte, e ogni volta l’avevano ricostruita. Il figlio di Ruqaya, Mortasem, è stato ammazzato durante i violenti combattimenti scoppiati nel villaggio vicino, si era recato a cercare cibo per sé e la famiglia, la mamma non poteva allontanarsi per accudire gli altri figli. Mortasem è stato catturato, torturato e giustiziato. Quando il suo corpo è stato ritrovato erano evidenti gli spari nelle gambe, al cuore e alla testa, e le sue mani legate dietro la schiena. Dopo due mesi dalla sua morte, la famiglia è scappata via. Ora condividono con altre due famiglie una dimora ancora in fase di costruzione. Nel video Ruqaya tiene in mano l'orologio del ragazzo e mostra quel che le resta del figlio: un telefonino con il video fatto al fratellino, prima di morire.
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