Nuovo anno scolastico: consigli e attività per promuovere un buon clima di classe
Francesco Alesi per Save the Children
Il ritorno a scuola dopo le vacanze estive è un momento molto importante e delicato per studenti, insegnanti e famiglie. In particolare, il cambio di ordine scolastico è un passaggio sfidante, perché molte sono le aspettative e le paure legate al nuovo e allo sconosciuto.
Nel mese di settembre studenti e studentesse intraprendono un viaggio che durerà ben nove mesi. Per affrontarlo sono necessari: un buon equipaggiamento, una mappa dettagliata della strada da percorrere per raggiungere la meta e, particolare non trascurabile, dei buoni compagni di avventura!
promuovere un buon clima di classe
La classe è il principale ambiente di apprendimento all’interno del nostro sistema scolastico. Creare un buon clima al rientro in classe significa lavorare su 3 relazioni: tra compagni, tra insegnanti e studenti, nonché tra docenti stessi. Inoltre, altrettanto importante è il rapporto con lo studio e in generale con l'impegno scolastico.
La percezione che gli studenti hanno dello stare in classe con i diversi insegnanti e dei valori condivisi al suo interno può influenzare la loro motivazione e il loro impegno. Affinché la classe diventi un gruppo è indispensabile condividere un obiettivo, riconoscere il proprio ruolo e ritenersi capaci di realizzarlo.
È importante tener presente che la dinamica di un gruppo nasce da forze opposte che si equilibrano in una tensione necessaria e stimolante. Bisogna pertanto saper dare importanza a diversi fattori: alle regole condivise, all'immagine positiva del gruppo, alla comunicazione, alle attività, ai contenuti. Gli studenti, prima ancora di aderire alle norme di comportamento necessarie per lavorare insieme, devono sentire che quella è la loro classe, sviluppare un senso di appartenenza.
LE 5 CARATTERISTICHE PER UN BUON CLIMA DI CLASSE
Per avere un buon clima in classe al rientro a scuola è dunque importante che ci siano:
- Chiarezza: le aspettative dell’insegnante riguardo l’apprendimento e il comportamento degli studenti in classe devono essere elevate (piuttosto che minime) e condivise chiaramente con tutto il gruppo classe; è necessaria la chiarezza degli scopi di ciascuna lezione, sia rispetto al programma più ampio delle relative discipline, che alle finalità e agli obiettivi della scuola.
- Partecipazione: intesa come concreta possibilità per tutti gli alunni di giocare un ruolo importante durante le lezioni, attraverso la discussione, le domande, la didattica attiva, il confronto, il lavoro cooperativo e di gruppo.
- Sostegno: l’incoraggiamento all’impegno e l’attenzione agli aspetti emotivi per motivare gli studenti a tentare il nuovo e apprendere dagli errori.
- Interesse: la classe come luogo stimolante, ricco di sollecitazioni per l'apprendimento ma anche privo di interruzioni e fonti di disturbo.
- Ambiente: da un lato luoghi fisici confortevoli, ben organizzati, puliti e attraenti; dall’altro un ambiente sociale non rumoroso, rispettoso delle differenze, equo nelle valutazioni, sicuro e non violento.
5 Attività per tornare in classe con il piede giusto...
Di seguito elenchiamo 5 attività per la scuola primarie e secondaria di I grado per iniziare l’anno scolastico in modo inclusivo, dedicando un po’ di tempo alla conoscenza reciproca, al rafforzamento dei legami e alle regole condivise.
- L’alfabetiere della classe: un’attività finalizzata a condividere le parole importanti per un buon clima di classe e alla decorazione partecipata degli ambienti. Si costruirà un Alfabetiere di classe, disegnando e decorando a piacere le lettere e abbinando le parole importanti per il lavoro a scuola e il clima di classe. Si può affiancare ogni parola anche con le traduzioni delle parole nelle lingue parlate all'interno della classe.
- Caccia al tesoro: è un’attività che permette di far conoscere agli studenti non solo la propria classe, gli oggetti e le persone in essa “custoditi”, ma anche gli altri spazi della scuola. Il gioco in piccole squadre può facilitare la conoscenza tra i compagni. Il tesoro? Libri o altro materiale didattico che rimarrà a disposizione di tutta la classe.
- Di qua, di là: coppie di opposti: un gioco in movimento per conoscere gusti ed interessi dei bambini e delle bambine e imparare alcune parole, adatto per un periodo di accoglienza. l’insegnante individua delle coppie di parole (calcio/tennis, caldo/freddo, giorno/notte, silenzio/confusione, mare/montagna, pizza/pasta, dolce/salato, musica/cinema, ecc.…) cercando un’immagine per ognuna. Si inizia disponendo le prime 2 parole in 2 punti differenti della classe o dello spazio all’aperto e si chiede ad ognuno di raggiungere l’immagine preferita. Si procede così per tutte le coppie di parole con la possibilità di inserirne di nuove anche a partire dai ragazzi e dalle ragazze. Si può concludere con un momento in circle time per condividere l’esperienza e le proprie passioni.
- “Le regole della classe… a ciascuno il suo”: affinché ogni alunno assuma la diretta responsabilità della vita in classe e della gestione del regolamento interno, si possono concordare insieme alcune regole. Una volta stabilite (attraverso la metodologia del circle time), ci si divide in piccoli gruppi, ognuno dei quali diventa “custode” di una regola e definisce gli atteggiamenti da assumere per rispettarla e le azioni riparative da attuare per chi non le osserva. È importante prevedere vari momenti nel corso dell’anno in cui, in gruppo e con l’intera classe, si verifica la reale applicazione e l’eventuale revisione delle regole.
Ciak- si gira!: la collaborazione e il rispetto reciproco non nascono spontaneamente: un modo per alimentarli è la realizzazione di attività di drammatizzazione che permettano una partecipazione attiva anche agli alunni con maggiori difficoltà di apprendimento. Si possono mettere in scena argomenti che si stanno affrontando nelle varie discipline oppure assegnare dei ruoli e dei temi su cui far improvvisare i ragazzi. Subito dopo le rappresentazioni, il pubblico e gli attori possono condividere le loro sensazioni rispettando la regola di evitare di dare giudizi agli altri e rimanendo sempre sul proprio vissuto: “A me è sembrato”, “Ho sentito”, “Mi è piaciuto”.
Ogni studente suona il suo strumento, la cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia.”
D. Pennac
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