Migranti: la nostra nave recupera 20 corpi senza vita
La nave di Save the Children per la ricerca e il soccorso Vos Hestia sta rientrando in Italia con più di 290 migranti a bordo, salvati mercoledì 26 ottobre in due diverse operazioni di fronte alle coste nordafricane. Purtroppo, sono stati raccolti anche i corpi di 20 uomini e donne che hanno perso la vita prima di poter essere salvati. Questa tragica perdita di vite umane si aggiunge al bilancio già elevato delle vittime del Mediterraneo di quest’anno, salito secondo nuove stime a più di 3.800 persone, rendendo il 2016 l’anno in cui si è registrato il più alto numero di morti.
Nella prima operazione di soccorso di ieri, la nave di Save the Children, insieme alla nave Tedesca Sea Watch, è stata chiamata a recuperare 18 corpi senza vita da un gommone parzialmente affondato.
Nello stesso giorno, la Vos Hestia ha partecipato a due grandi operazioni di salvataggio. Nella prima, 120 migranti sono stati trasferiti a bordo da una nave della marina irlandese. Alcune ore più tardi, in piena oscurità, altre 160 persone sono state accolte a bordo, dopo essere state soccorse dalle navi di salvataggio Sea Eye e Iuventa, insieme a due salme recuperate nelle stesse operazioni. “La tragedia senza fine nel Mediterraneo dimostra come ci sia un disperato bisogno di operazioni di ricerca e salvataggio. Mentre continuiamo a raccogliere corpi senza vita dal mare è evidente che il salvataggio di tutte le persone a rischio debba essere una priorità per gli Stati Europei rispetto al controllo delle frontiere.
Il Mediterraneo non può continuare ad essere un immenso cimitero,” ha dichiarato Gillian Moyes, Responsabile del team di bordo della Vos Hestia. Save the Children ha distribuito acqua, cibo e coperte alle persone accolte sulla nave, compresi molti minori che hanno dichiarato di aver affrontato il viaggio da soli, donne incinte e gruppi familiari con bambini piccoli.
La Vos Hestia arriverà domani al porto di Catania. Lo staff di Save the Children sarà presente al porto per supportare le operazioni di sbarco e assicurarsi che i bisogni dei minori arrivati in Europa trovino una risposta adeguata e i loro diritti vengano rispettati.
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