Una buona azione prima di andar via
A volte la parola testamento suscita in noi sentimenti di paura e tristezza, ma anche un pizzico di scaramanzia: eppure, riflettendo con lucidità, è solo lo strumento capace di far rispettare le nostre volontà e desideri in un futuro lontano.
Fare un “dono del testamento”, ovvero un lascito testamentario, è un semplice gesto che chiunque può fare in qualsiasi momento per aiutarci nei nostri progetti in Italia e nel mondo salvando migliaia di bambini: ad esempio, lo scorso anno grazie ai lasciti sono stati finanziati i nostri interventi di educazione e nutrizione nel Tigray, in Etiopia. Così abbiamo realizzato scuole, distribuito kit scolastici, costruito pozzi, somministrato vaccini e medicine, sostenuto famiglie e formato insegnati.
C'è un modo di dedicarsi agli altri che va oltre la vita: anche quando non ci saremo più, possiamo continuare a fare del bene a chi più ne ha bisogno affinché neanche la morte interrompa quella spirale di generosità in cui crediamo.
Queste le parole toccanti di Giulia, una nostra giovane sostenitrice che ci racconta cosa ha significato per lei fare un lascito a nostro favore: a 35 anni e con una figlia di 13, Giulia ha deciso di prendere questa importante decisione e di condividere con noi la sua esperienza che è stata accompagnata da naturali curiosità.
Ma cosa c'è da sapere sui lasciti testamentari?
Riguardo ai lasciti, i dubbi che sorgono spontanei sono molteplici e comprensibili; per questo motivo vogliamo fornirvi una "mini guida" essenziale che sia per voi utile e di maggiore chiarezza.
- Cosa si può donare? Il lascito può essere di qualsiasi entità, indipendentemente dal proprio patrimonio: beni immobili, oggetti di valore, azioni, denaro contante, fondi di investimento o polizze assicurative, ma anche beni materiali che possiamo poi vendere per finanziare i nostri progetti a favore dei bambini. Non serve quindi possedere grandi ricchezze, ma solo la volontà di esserci nel proprio piccolo.
- Come fare un lascito? È buona norma redigere il testamento in triplice copia (ognuna scritta a mano, datata e firmata). Consegnare la prima al notaio, la seconda a una persona di fiducia e conservare l'ultima in un luogo sicuro.
- Chi può fare un lascito? Tutti possono disporre dei propri beni per testamento, salvo chi, al momento della redazione, è incapace di intendere e di volere, i minori, e gli interdetti per infermità mentale.
- Quando donare? In ogni momento, anche se si è giovani, perché, anche se non ci piace affatto pensarlo, nessuno sa cosa effettivamente accadrà domani.
- La mia famiglia è tutelata? Certo: secondo quanto previsto dalla legge italiana, fare un "dono nel testamento" non significa toccare la quota legittima che spetta agli eredi.
- Perché donare? Il gesto di un lascito può essere davvero un esempio di vita per chi ci è accanto e che ci vuole bene, una trasmissione di valori da non sottovalutare. E perché, come dice Giulia, "si può “rinascere” in ognuna delle vite che avremo salvato e diventare parte del loro futuro".
L’ultima cosa che fai è la prima per cui sarai ricordato.