Gaza: almeno 870 bambini dispersi
Il 7 ottobre 2023 una drammatica escalation di violenza è esplosa tra i gruppi armati palestinesi e le forze israeliane in Israele e a Gaza. La situazione nella regione è quanto mai allarmante, la vita e il benessere dei bambini e delle loro famiglie è profondamente a rischio. Le vittime civili sono migliaia, tra questi tantissimi bambini.
Le notizie di bambini palestinesi uccisi e feriti negli attacchi aerei e di bambini israeliani rapiti e tenuti in ostaggio rafforzano i timori di danni psicologici senza precedenti. Dalle ultime notizie che riceviamo, a Gaza sarebbero almeno 870 i bambini dispersi e ciò che si teme è che siano intrappolati sotto le macerie di edifici crollati. Nel frattempo gli sforzi di salvataggio sono ostacolati dall'assedio in corso e dai bombardamenti continui.
Ogni ora che passa, il prezzo da pagare è la vita di sempre più bambini!
Almeno 2.360 bambini sono stati uccisi a Gaza e 5.364 feriti, dall’escalation di violenza in Israele e nei Territori palestinesi occupati il 7 ottobre. Secondo i media israeliani, 28 bambini sono stati uccisi in Israele e almeno 220 persone sono attualmente tenute prigioniere a Gaza, compresi minori.
Bambini dispersi e intrappolati a Gaza
È inconcepibile che ci siano centinaia di bambini intrappolati sotto le macerie, terrorizzati e in attesa di aiuto mentre i soccorritori lottano per raggiungerli. Ma se non ci sarà un cessate il fuoco, per molti questo aiuto semplicemente non arriverà.
Dall’ospedale Al Awda, nel nord di Gaza, un medico condivide le sue preoccupazioni, che aumentano di ora in ora, per le persone scomparse e per il numero crescente di bambini separati. Aggiunge di aver visto nel suo ospedale almeno 10-12 casi di bambini separati e diversi altri casi di bambini deceduti. I corpi non erano stati identificati da nessun parente.
Il Ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato di aver ricevuto almeno 1.550 segnalazioni di persone scomparse ancora sotto le macerie, tra cui 870 bambini. Gli sforzi di salvataggio sono fortemente complicati dai bombardamenti in corso e dalla carenza di carburante, su cui fanno affidamento le attrezzature essenziali per la ricerca e il salvataggio, nonché dalla mancanza di macchinari pesanti a Gaza.
Operazioni di salvataggio ostacolate
I soccorritori hanno avvertito che l’interruzione dell’elettricità e la mancanza di carburante stanno mettendo a dura prova il loro lavoro, impedendo loro di raggiungere i feriti o recuperare i cadaveri dalle macerie delle case bombardate. Secondo l'ONU, almeno 34 soccorritori sono stati uccisi nel conflitto a Gaza nelle ultime due settimane. Di questi uno ucciso e altri 4 feriti mentre erano in servizio.
I bambini ancora vivi ma intrappolati sotto le macerie sono fortemente a rischio di gravi traumi fisici, tra cui complesse lesioni da schiacciamento, disidratazione e disagio mentale. La maggior parte di coloro che sono stati soccorsi ma hanno riportato ferite gravi, non riesce a ricevere nemmeno le cure di base perché il sistema sanitario funziona a malapena.
Gli incessanti attacchi aerei hanno danneggiato ospedali e distrutto ambulanze, i generatori sono a corto di carburante e la carenza di medicinali, attrezzature e personale specializzato fa sì che le strutture sanitarie ancora aperte riescano a malapena a curare i feriti. Senza un passaggio sicuro fuori da Gaza attraverso i valichi di frontiera, ai bambini feriti e alle loro famiglie vengono negate anche cure specialistiche salvavita al di fuori della Striscia di Gaza.
“Tutte le parti devono garantire ai bambini che necessitano di cure specializzate e salvavita di poterle ricevere al di fuori di Gaza. I bambini di Gaza hanno vissuto orrori inimmaginabili. Hanno perso le loro case, i loro cari, la loro sicurezza. Dobbiamo fare ogni sforzo per garantire che altre migliaia di persone non perdano la vita. Tutte le parti devono concordare un cessate il fuoco immediato”. ha dichiarato Jason Lee, direttore di Save the Children per i Territori palestinesi occupati.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.