Etiopia: 185.000 bambini colpiti dalla malnutrizione
"Non so come nutrire i miei figli. Non ha piovuto e l'erba è appassita. Le mie pecore e le mie capre sono morte insieme a centinaia, migliaia di animali del nostro villaggio. Abbiamo caricato quel poco che ci è rimasto su un carro trainato da un asino e siamo partiti a mezzanotte", racconta Ahmed, 40 anni, padre di sette figli che vive nel Somali in Etiopia, dopo aver perso il suo bestiame a causa della siccità e lasciato il suo villaggio con i figli in cerca di cibo e acqua altrove.
Nel 2022, la crisi in questo paese è cresciuta in complessità ed ampiezza. A sud e nell'est del Paese, la siccità prolungata continua a espandersi e a devastare vite e mezzi di sussistenza per circa 8,1 milioni le persone. In tutto il Paese, si stima che quasi 30 milioni di persone, un quarto della popolazione, abbiano bisogno di assistenza umanitaria, e tra questi 12 milioni sono bambini.
185.000 bambini in pericolo
La malnutrizione acuta grave è una condizione che mette in pericolo la sopravvivenza di bambine e bambini, indebolendo in modo significativo il loro sistema immunitario, con il rischio che ogni ulteriore complicazione sanitaria o infezione si riveli letale.
Nella regione somala dell'Etiopia orientale, una delle più colpite dalla siccità, i tassi di malnutrizione negli ultimi 12 mesi sono aumentati del 64%, con un incremento del 43% solo tra gennaio e aprile 2022. Negli stessi tre mesi, i casi totali di malnutrizione acuta grave, la forma più letale di malnutrizione nei bambini, hanno raggiunto quasi quota 50.000.
I nostri operatori hanno constatato che, nella zona di Dawa nel Somali, gran parte della comunità nomade pastorale è ormai sull'orlo della fame. Il numero di persone che si rivolgono ai nostri centri nutrizionali per il trattamento della malnutrizione è aumentato di oltre il 320% da settembre 2021 a gennaio 2022. Inoltre, si prevede un peggioramento della situazione di malnutrizione estrema a causa dell’aumento del costo dei generi alimentari, in crescita per la svalutazione della valuta etiope e della guerra in Ucraina, mentre il bestiame delle famiglie di pastori continua a perdere valore.
L’allarme per i bambini in Etiopia
"Soprattutto i più piccoli, stanno sopportando il peso di una crisi straziante. Una siccità prolungata, estesa e debilitante sta indebolendo la loro capacità di recupero già logorata da un conflitto estenuante e da due anni di pandemia COVID-19", afferma Xavier Joubert, Direttore di Save the Children in Etiopia.
Chiediamo urgentemente ai donatori nuovi fondi per rispondere alle esigenze delle bambine, dei bambini e delle loro famiglie in tutta l'Etiopia.
Siamo stati tra i primi ad intervenire nell’area di conflitto nel nord del Paese e abbiamo programmi di risposta in tutto il Paese. Nelle regioni di Somali e Oromia, i nostri operatori stanno aiutando migliaia di famiglie colpite dalla siccità, ma sono urgentemente necessari ulteriori finanziamenti per espandere le attività in modo da soddisfare esigen-ze umanitarie che crescono in modo esponenziale.