Tra gennaio e marzo 2017 sono sbarcate in Italia 24.292 persone. La maggioranza degli sbarchi è stata registrata nel mese di febbraio, ma il picco degli arrivi è stato osservato nel mese di marzo.
I porti libici restano i principali snodi da cui si sono imbarcati i migranti per raggiungere l’Europa (Sabrata, Tripoli, Zawia, Badhiu, Zeletien), seguiti da quelli della Tunisia (Sfax, Chebba, Madhia), della Turchia (Smirne) e, in almeno due casi, dalla Grecia. Sebbene la maggioranza degli sbarchi sia stata registrata nel mese di febbraio, il picco degli arrivi è stato osservato nel mese di marzo, con 10.853 persone sbarcate sulle coste nostrane rispetto alle 4.467 di gennaio e alle 8.972 di febbraio, preludendo alla naturale escalation del flusso migratorio, tipica dei mesi primaverili e, soprattutto, di quelli estivi.
Nei primi tre mesi del 2017, i minori migranti hanno costituito oltre 15% del totale dei nuovi arrivi. Confermando il trend registrato nell’annualità trascorsa, anche nei primi mesi del 2017 i minori non accompagnati, che arrivano soli in Italia, senza genitori o familiari per loro responsabili, costituiscono la componente principale: dei 3.714 minori sbarcati solo 223, ovvero il 6%, sono minori giunti con la propria famiglia, mentre 3.491, ovvero il 94%, sono minori non accompagnati.
La principale sfida per il governo è quella di fronteggiare l’accoglienza di questi ragazzi, che si ritrovano soli in un Paese sconosciuto. Al 31 marzo 2016 Save the Children, che ha continuato a operare in frontiera Sud e Nord nell’ambito del progetto Children Come First, ha individuato almeno 34 le strutture “non governative” che, con l’autorizzazione dalla Prefettura, risultano adibite alla prima accoglienza dei minori non accompagnati arrivati via mare.
Alla stessa data Save the Children ha anche riconosciuto altre 119 strutture “non governative”, che sono state autorizzate dai comuni o dalle regioni alla prima accoglienza dei minori non accompagnati. In linea generale si osserva un forte acuirsi della frustrazione dei minori prevalentemente dovuto ai lunghi tempi di attesa per i trasferimenti verso strutture di seconda accoglienza che possano garantire una strutturazione del percorso volto all’integrazione, crescita ed autonomia.
Il 29 marzo 2017, dopo oltre tre anni di stallo, il DDL fortemente voluto da Save the Children, nato dall’esperienza diretta sul campo al fianco dei minori migranti e sostenuto da tutte le più autorevoli organizzazioni di tutela dei diritti, è stato approvato grazie all’ampio consenso ricevuto in Parlamento da forze politiche di maggioranza e opposizione. Il teso della L. 47/2017, nota come legge Zampa, disciplina gli aspetti fondamentali per la vita dei minori migranti che arrivano in Italia senza genitori: dalle procedure per l’identificazione e l’accertamento dell’età agli standard dell’accoglienza; dalla promozione dell’affido familiare alla figura del tutore, dalle cure sanitarie all’accesso all’istruzione, tutti tasselli fondamentali per favorire l’inclusione sociale dei minori. L’impegno sarà volto ad ottenere una piena e rapida attuazione della legge.