Le vacanze estive sono l’interruzione più lunga della frequenza scolastica e segnano il passaggio da un anno scolastico al successivo. In Europa la durata dell’interruzione varia significativamente tra i Paesi: dalle sei settimane di alcune regioni tedesche fino alle quindici settimane della Bulgaria. In Italia la pausa scolastica estiva dura mediamente quattordici settimane, a questa pausa così lunga corrisponde una maggiore concentrazione dei giorni di scuola nel resto dell’anno. Le pause scolastiche sono importanti e necessarie ma la qualità delle attività svolte durante queste interruzioni influisce in modo significativo sullo sviluppo di bambini, bambine, ragazzi e ragazze. Pensiamo infatti alle disparità di opportunità che già nei mesi di apertura della scuola contraddistinguono le diverse esperienze. L’estate può accentuare ulteriormente i divari di apprendimento e aumentare così le disuguaglianze. La perdita degli apprendimenti durante l’estate è un fenomeno ormai riconosciuto nella ricerca educativa, cui si fa riferimento spesso con la definizione inglese di Summer Learning Loss. Valutando competenze e conoscenze degli studenti al termine di un anno scolastico e all’inizio del successivo, si registrano spesso perdite degli apprendimenti. Questo calo non colpisce tutti gli studenti, e non li colpisce con eguale intensità, sebbene la mancata frequenza delle aule scolastiche sia la stessa.
Purtroppo, oltre al Summer Learning Loss, durante gli anni della pandemia da Covid-19 il Learning Loss è diventato un fenomeno che ha interessato milioni di bambini, bambine e adolescenti in tutto il mondo, che si sono trovati a interrompere l’esperienza scolastica o a fruirne a distanza per diversi mesi. Le misure intraprese per bloccare l’espansione della pandemia (la chiusura delle attività economiche, sociali e culturali, ed in particolare della scuola) hanno avuto un grave impatto sulla vita di bambini, bambine e adolescenti e delle loro famiglie, con il rischio di aumentare in modo esponenziale la povertà economica ed educativa e la perdita degli apprendimenti.
Di fronte a questo quadro, dal Summer Learning Loss al più preoccupante Learning Loss dovuto alla pandemia, Save the Children ha scelto di fare la propria parte, soprattutto nei contesti più svantaggiati, dove da anni lavora con famiglie, bambine, bambini e adolescenti per garantire loro diritti e futuro.