Voci dal campo: la Somalia nella morsa della siccità
Come ogni anno, il 22 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra, un importante momento in cui i cittadini di tutto il mondo si uniscono per celebrare la Terra e portare avanti attività di sensibilizzazione per la salvaguardia della natura e dell’ambiente.
In questa giornata, noi vogliamo ancora una volta accendere i riflettori su una parte del mondo dove proprio la natura, con una gravissima siccità, sta mettendo a rischio la vita di milioni di persone tra cui moltissimi bambini, come sempre i più vulnerabili in situazioni di emergenza come queste.
Il nostro Direttore delle Emergenze Internazionali, Daniele Timarco, ha visitato uno dei paesi più colpiti dall’emergenza fame: la Somalia.
Qui moltissime famiglie hanno la stessa drammatica storia da raccontare: provano a sopravvivere con un pugno di riso al giorno perché la siccità ha spazzato via quello che per loro era più importante. Non ci sono terre o campi da coltivare e i capi di bestiame, in particolare le capre importanti per il sostentamento e l’economia rurale dei villaggi, muoiono di stenti e sete.
Nonostante il Paese abbia già attraversato in passato periodi di siccità, la popolazione non ha mai dovuto affrontare prima d’ora una crisi di questa portata.
A Baidoa, Daniele Timarco ha visitato alcune aree isolate particolarmente colpite dalla siccità e ha visto migliaia di famiglie alla disperata ricerca di acqua, cibo e cure per i propri bambini. Ad oggi sono 363.000 i piccoli malnutriti e oltre 13.000 i casi di colera, aggravata dalla carenza di acqua potabile.
Per salvare queste vite lavoriamo senza sosta in molte zone del Paese. Nei nostri centri, alcuni dei quali aperti 24 ore su 24, trattiamo i bambini malnutriti con cibo terapeutico e medicine e curiamo i casi di colera e diarrea acuta. Distribuiamo inoltre alle comunità più colpite acqua potabile e buoni per l’acquisto di cibo.
Dalla Somalia alla Nigeria, dal Sud Sudan allo Yemen milioni di bambini stanno soffrendo la fame.
Sappiamo cosa fare per salvarli, ma il nostro impegno da solo non basta. Abbiamo bisogno anche del tuo aiuto.