Un incontro speciale per Maria e Flavio, due ragazzi del progetto SottoSopra
Il giorno prima della presentazione ufficiale del 6°Atlante dell'Infanzia (a rischio) "Bambini Senza", una nostra delegazione ha incontrato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per consegnargli di persona una copia del Rapporto e per mettere in luce le tematiche trattate.
Tra i membri di questa delegazione c'erano anche Maria e Flavio, due ragazzi del nostro progetto SottoSopra: Maria ha voluto raccontarci l'esperienza emozionante di quel giorno.
Quando ho iniziato a partecipare al progetto SottoSopra circa due anni fa, non avrei mai immaginato di poter vivere, grazie a questa realtà, esperienze così determinanti per la formazione della mia persona.
Ad esempio, non avrei mai previsto di andare al Quirinale ed incontrare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i suoi consiglieri, e, soprattutto, di andare lì non per ascoltare le loro iniziative, come spesso accade attraverso i mass media, ma perché loro dovevano prestare attenzione a ciò che io avevo da dire: questa è stata la grande sorpresa.
Tutto ciò è avvenuto lo scorso 17 novembre, data che precedeva l’uscita dell’Atlante dell’infanzia a rischio e che è stato portato all'attenzione del Presidente Mattarella. Quel giorno naturalmente non ero sola, con me c’era Flavio, membro del gruppo SottoSopra Bari, con il quale ho condiviso tutte le emozioni di quel giorno: lo stupore e la meraviglia nell'osservare la bellezza artistica delle pareti che ci circondavano, la determinazione e la voglia di essere all'altezza e l’immancabile ansia da prestazione.
E poi c’erano coloro che esercitano ruoli fondamentali all'interno di Save the Children: il Presidente Claudio Tesauro, il direttore Valerio Neri, la responsabile dei programmi Italia ed Europa Raffaela Milano, l’autore dell’Atlante dell’infanzia a rischio Giulio Cederna e Marco De Amicis, membro dell'advocacy. All'interno del Quirinale, però, al di là dell’importanza dei singoli ruoli, Save the Children era una forte squadra in cui scompariva ogni tipo di gerarchia e così, su suggerimento del direttore, mi sono seduta al posto predestinato per lui.
Proprio perché ho avvertito la sensazione di essere parte integrante del team Save the Children, quando il Presidente Mattarella ha mostrato il suo entusiasmo per la realizzazione dei ‘Punti luce’ e per le iniziative portate avanti da ‘CivicoZero’, che gli sono state esposte da Claudio Tesauro, ho provato una sensazione di fierezza, di riconoscimento del lavoro svolto, pur non avendone preso parte in prima persona.
Tuttavia, prevale più di tutto la soddisfazione per aver portato lui e i suoi consiglieri a conoscenza di quello che oggi èil movimento SottoSopra, formato da duecento ragazzi italiani che ancora credono che le cose possano cambiare, che l’unione fa la forza e che guardano al mondo con positività.
Prima di uscire dal suo ufficio, ho stretto la mano a Sergio Mattarella e lui mi ha detto: ‘Auguri!’ e credo che nulla sia più motivante, per il continuo del proprio lavoro, degli auguri del Presidente della Repubblica e, pertanto, li vorrei estendere a tutti i miei coetanei di SottoSopra affinché possiamo davvero diventare una forte squadra di agenti del cambiamento.
Altrettanto motivante e soddisfacente è stata l’esperienza del giorno seguente quando, insieme a Chiara del gruppo SottoSopra Ancona, ho avuto la possibilità di intervenire durante la presentazione dell’Atlante dell’infanzia a rischio. Quel giorno,tra coloro che discutevano di tutti i ‘Bambini senza’ ovvero di tutte le mancanze che purtroppo parte dei minori vivono, c’eravamo anche noi.
Avevamo il compito di dimostrare che le mancanze devono essere punti di partenza per il cambiamento e che, nonostante i dati raccapriccianti, è sbagliato guardare la realtà con disfattismo. Bisogna mettere sottosopra e capovolgere il nostro punto di vista: guardiamo a ciò che si può migliorare, al valore che le singole persone hanno al di là delle statistiche e proviamo ad immaginare la somma delle abilità dei ragazzi quanto cambiamento possa produrre.
È stato davvero gratificante ricevere complimenti da chi se ne meriterebbe molti di più da parte mia, da chi quotidianamente lavorando con Save cerca di trasformare i ‘senza’ dei bambini in ‘con’ e, in particolar modo, da chi mi ha dato fiducia e ha fatto in maniera che SottoSopra continui ad esistere. Devo ringraziare Save the Children perché mi ha fatto un grande dono: ha alimentato la mia speranza nel cambiamento, nella possibilità di migliorare, e, soprattutto, nella realizzazione dei miei sogni. Grazie! Maria Saiz