
Terremoto Turchia-Siria: due anni dopo
A causa del terremoto in Turchia di due anni fa, un bambino su 4 sfollato deve ancora tornare a casa, mentre l’accesso ai beni di prima necessità e ai servizi come l’istruzione rimane una sfida.
A causa del terremoto in Turchia di due anni fa, un bambino su 4 sfollato deve ancora tornare a casa, mentre l’accesso ai beni di prima necessità e ai servizi come l’istruzione rimane una sfida.
I terremoti in Turchia e Siria di un anno fa continuano ad avere un impatto sulle famiglie e i bambini colpiti. In Turchia un bambino su 3 è sfollato ancora senza casa, mentre in Siria 16,7 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
Dopo 6 mesi dal terremoto in Turchia e Siria la situazione è ancora critica. Il nostro lavoro in questi sei mesi ha supportato le comunità colpite: dalla ricerca al soccorso, alla fornitura di tende, ecco il nostro intervento in Turchia e Siria in 6 mesi.
Sono trascorsi 100 giorni da quando il terremoto ha colpito la Turchia meridionale e il nord-est della Siria. L’impatto del disastro e le conseguenze rischiano di mettere in pericolo migliaia di bambini. La situazione oggi dopo 100 giorni dai terremoti.
All'inizio del mese sacro del Ramadan le famiglie sfollate a causa dei devastanti terremoti che hanno colpito la Turchia hanno urgente bisogno di cibo, acqua, servizi igienici e assistenza sanitaria.
A un mese dal sisma la risposta umanitaria non è ancora sufficiente per rispondere alle necessità delle popolazioni colpite. Le ONG locali chiedono ai donatori nuovi fondi.
Un mese dopo i devastanti terremoti che hanno colpito Siria e Turchia, migliaia di famiglie vivono ancora in rifugi temporanei e faticano a trovare cibo. La situazione dopo i terremoti del 6 e del 20 febbraio.
Migliaia di persone sono prive di acqua potabile e servizi igienici nelle aree più colpite dai terremoti. La nostra inviata Randa Ghazy, che si trova in una delle zone più colpite della Turchia ci racconta i pericoli di quest’emergenza.
A causa dei terremoti in Turchia e Siria, i bisogni della popolazione aumentano. Noi ci siamo a stretto contatto con i partner per assicurare beni di prima necessità. Cosa c’è da sapere sul nostro intervento, la situazione in Siria e in Turchia.