Le voci dei volontari: "sono io che, ogni giorno, imparo qualcosa in più dai bambini"
Oggi vi racconto come Sabrina, giovane ragazza che vive a Catania, ha conosciuto Save the Children e ha deciso di aiutarci nella sua città. Tramite il nostro gruppo di volontari di Catania, Sabrina è arrivata al Punto Luce nel quartiere di San Giovanni Galermo.
Lei è una delle tante volontarie che decide di dedicare tempo ed energie per aiutare i bambini nel doposcuola. Attraverso la sua esperienza, sono riuscita a sentire le voci e a vedere i sorrisi dei bambini del quartiere, ma soprattutto a capire come la stima e la fiducia in se stessi spesso possono aiutare molti di loro a guardare le difficoltà con altri occhi.
Sono una ragazza alla ricerca di stimoli nuovi e desideravo riprendere un percorso di volontariato che, per motivi di studio, avevo messo da parte. Ho iniziato la mia attività di volontaria presso il Punto Luce di Catania per puro caso ed è stato amore a prima vista. Il mio ruolo all'interno del Punto Luce è stato sin sa subito quello di affiancare lo staff nelle azioni di accompagnamento all'interno dello spazio compiti quotidiano.
Sono stata travolta dal sorriso e dall’affetto incondizionato dei bambini che mi hanno accolto all’interno del Punto Luce come se fossi una cara amica o una di famiglia. È stato un momento emozionante che mi ha subito chiarito le idee. Nonostante le difficoltà iniziali nel creare un rapporto di fiducia reciproca con i bambini e le loro famiglie, a distanza di qualche mese abbiamo ormai instaurato un rapporto meraviglioso. Non sono loro che imparano qualcosa da me.
Sono io che, ogni giorno, imparo qualcosa in più dai bambini, qualcosa che soltanto loro riescono a regalarti con semplici gesti.
Ti regalano un abbraccio perché li aiuti a ripetere una simpatica poesia per la festa del papà o perché, dopo ore e ore di spiegazioni ed esempi, capiscono finalmente le divisioni e gioiscono insieme a te per questo piccolo ma importante traguardo!
Tutti i giorni riceviamo gesti simili. Ci ritengono una famiglia, all’interno della quale si sentono rassicurati e protetti. Insieme a noi hanno modo di ricevere un aiuto scolastico, ma hanno soprattutto la possibilità di partecipare a dei laboratori ricreativi, che spesso fanno emergere le capacità creative e intellettive di parecchi bambini.
Non arrivano mai con le lacrime agli occhi, neanche quando mi dicono che hanno sul diario una pagina piena di compiti. Entrano con il sorriso e ritornano a casa con il sorriso e con la consapevolezza di aver imparato qualcosa di nuovo e non mi riferisco solo ad un miglioramento scolastico.
Imparano ad avere rispetto per gli altri e per quello che li circonda, con l’ausilio di operatori e volontari che, quotidianamente, li sostengono e li aiutano. La mia è quindi un’esperienza unica. Potrei scrivere all’infinito episodi divertenti e significativi accaduti durante la mia attività di volontaria, ma quello che è davvero importante dire è che ognuno dei bambini, nel Punto Luce, ha bisogno di sostegno e di fiducia, di sicurezza in se stesso e di sentirsi apprezzato per ogni moltiplicazione, divisione, problema, analisi grammaticale o logica da fare o già svolta.
Ha bisogno di ricevere un complimento ed un incoraggiamento per ogni singolo passo avanti che fa e di sentirsi apprezzato per i suoi personali sforzi, perché questi bambini devono capire che non stanno perdendo del tempo, ma che il tempo passato al Punto Luce è prezioso e dovrà essere per loro un punto di partenza per un futuro migliore sotto ogni aspetto.
Per scoprire come essere un volontario di Save the Children visita la pagina dedicata